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Juve a +4, Lazio impetuosa, Napoli in crisi nera: tutti i temi della 20^ giornata

Nella prima di ritorno anche la rinascita della Fiorentina di Iachini, la ripresa di Roma e Milan e l’ultima “balotellata” 

In attesa di un’importante Atalanta-Spal non sono mancate le sorprese, con un’ulteriore piccolo allungo della Juve sull’Inter in una corsa che ormai è diventata a tre.

Lazio da urlo: 11° vittoria consecutiva e candidatura sempre più forte

Altra partita, altra vittoria, altro dominio per la Lazio, che in solo un tempo chiude la pratica Sampdoria e si porta a soli due punti dall’Inter. In questo momento, i biancocelesti hanno una fiducia nei propri mezzi straordinaria: Immobile è sempre più Re Mida (e con la tripletta di sabato lancia ufficialmente la sfida al record di 36 gol di Higuain), ma anche altri uomini meno in copertina stanno rendendo oltremodo, vedi Caicedo e Jony. Con la partita da recuperare contro il Verona, l’Aquila ha virtualmente inserito la freccia nei confronti dei nerazzurri, pronta al sorpasso. Prova del nove definitiva il derby capitolino di domenica prossima: qualora riuscisse a superare la Roma, la candidatura sarebbe completa.

Una Juve col fiatone allunga, trascinata da CR7

5° successo consecutivo e +4 sull’Inter: la Juventus prova una mini-fuga prima degli ottavi di Champions. Per Sarri nel complesso la forma non è ancora quella idonea per affrontare il Lione: la sofferenza degli ultimi minuti non è da sottovalutare, al cospetto di un Parma arrembante che aveva anche trovato il pareggio. Chi invece è già in forma Champions è Cristiano Ronaldo: 16 gol in campionato, a segno da 7 partite di fila e autentico trascinatore, con tante altre occasioni create oltre alla doppietta. E c’è chi lo dava per “finito” ad ottobre…

L’Inter continua a rallentare: gennaio dà sempre problemi

Un Lecce mai domo costringe l’Inter al secondo pareggio consecutivo in campionato. Singolare la squadra giallorossa, mai vincente al Via Del Mare ma che ha fermato entrambe le contendenti allo Scudetto, dopo l’1-1 di fine ottobre con la Juventus. Risultato replicato anche ieri, con la squadra del (non più amato) salentino Conte che, bloccata per tutta la partita, sembrava averla messa in discesa con l’incornata del neo entrato Bastoni. Il pareggio di Mancosu ha vanificato il tutto, e nonostante 9 tiri in porta contro 2, l’Inter continua ad avere un rapporto complicato col mese di gennaio, anche se in misura minore rispetto agli anni passati. Il rallentamento però non è ammesso: Juventus e Lazio continuano a correre anche nel 2020.

A Napoli lo psicodramma continua: anche Gattuso sembra rassegnato

La settimana scorsa, nella sconfitta di Roma, si erano visti dei segnali incoraggianti. Tutto saltato in aria nell’ennesima sconfitta del Napoli, in casa con la Fiorentina. I numeri degli azzurri al San Paolo sono da zona retrocessione: quarta sconfitta consecutiva e vittoria in campionato che manca dal 19 ottobre. Sintomo di un problema mentale più che tecnico, ed in questo senso le parole del post-partita di Gattuso sanno di resa: “Oggi siamo stati inguardabili. Sembra che ci siamo incontrati stamattina, ci siamo messi la maglia e siamo andati in campo. Non possiamo continuare così, abbiamo toccato il fondo. Lo psicodramma continua e la classifica peggiora: undicesimo posto, a pari punti con Bologna, Fiorentina e Udinese, con la zona Champions distante 14 punti.

Milan e Roma riprendono la loro marcia

È tornata l’emergenza in casa Roma, ma la reazione c’è stata e la Lupa torna quarta da sola, aspettando l’Atalanta. Senza i terzini titolari (Florenzi e Kolarov squalificati) e con sole tre pedine da schierare nella batteria dei trequartisti, la banda Fonseca ha battuto quasi senza soffrire il Genoa. MVP non può che essere Leonardo Spinazzola, l’uomo della settimana al centro della trattativa tormentata con Politano, che ha risposto sul campo con una prestazione maiuscola culminata con buona parte del merito per il secondo gol: partite così dopo una settimana in cui è stato all’ultimo “rifiutato” dall’Inter non è roba da poco. Ora per i giallorossi due partite complicatissime: prima il quarto di finale di Coppa Italia all’Allianz Stadium, poi il derby contro una lanciatissima Lazio. Domenica prossima si capiranno meglio le ambizioni anche dell’altra squadra romana.

Bene anche il Milan, che all’ultimo respiro si regala la seconda vittoria consecutiva ed il settimo posto in classifica, a -2 dal Cagliari sesto. E la notizia positiva per Pioli è che non è stato Ibra a risolvere il match ma Ante Rebic, ai primi due gol in maglia rossonera. Nonostante una partita da subito in salita, a causa di un uscita scellerata di Donnarumma, i rossoneri hanno saputo reagire con l’ingresso dell’attaccante croato, più lo splendido gol da fuori del bomber-terzino Theo Hernandez. Merito anche di Gigio che, dopo l’errore marchiano, si è ripreso con tre grandi interventi.

Zona Salvezza: la Viola ingrana,torna a sorridere il Sassuolo, scivolone Samp

Nella seconda metà della classifica fa un grande passo in avanti la Fiorentina di Beppe Iachini, che fa sette punti in tre partite e aggancia proprio il Napoli a quota 24. La qualità di alcuni singoli non è da 11° posto (vedi Chiesa, Vlahovic e Castrovilli), e la possibilità di risalire ancora c’è tutta. Torna a vincere anche il Sassuolo che, dopo tre sconfitte consecutive, batte un Torino che non ne vuole sapere di avere continuità. Positivi pareggi interni per Brescia (contro il Cagliari, con un super Torregrossa) e Lecce (che ferma l’Inter). Malissimo la Sampdoria: è vero che è capitata contro l’avversaria più difficile da affrontare in questo momento, ma che ha fatto vedere troppi svarioni difensivi (malissimo Colley e Chabot).

Ci Piace e Non Ci Piace: Boga e Balotelli

Quarto gol in 18 partite non è un bottino da bomber di razza, ma si può catalogare l’inizio di stagione di Jeremie Boga come una vera sorpresa. Prima lo “scavetto” contro la Juventus, ora il tunnel più destro all’angolino da 30 metri contro il Torino (vedere per credere). Giocatore in costante ascesa.

È finito “dietro la lavagna” diverse volte perché vittima di beceri cori razzisti, ma stavolta Mario Balotelli ci finisce per demeriti propri. Ieri al Rigamonti si è visto il Mario in versione Bad Boy: dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo fallo, ammonizione, “vaffa” verso l’abritro che non esita a sventolargli il rosso. Mario così no.

Credits Photo: Official SS Lazio Facebook Page

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