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Intervista a Lina Sastri, tra teatro, musica e televisione

La fortuna è importante, ma la forza di volontà e la determinazione sono state fondamentali. Studiare e non arrendersi mai

Intervistare una grande artista come Lina, è stata un'occasione da non perdere, e lo abbiamo fatto approfittando del programma di Francesco Vergovich, "Roma ore 10", che dal lunedi al sabato, sulle frequenze 90.700 di Tele Radio Più, intrattiene dalle 10,00 alle 14,00 gli ascoltatori con ospiti e musica di grande livello. Ma torniamo alla Sastri. Nata a Napoli, con l'arte nel sangue, è entrata giovanissima nel mondo dello spettacolo.

Come ha iniziato la Sua carriera?

Sono stata molto fortunata, perché nel 1976 fui scritturata giovanissima dal grande Eduardo per una piccola parte in uno dei Suoi capolavori "Natale in casa Cupiello".

E nel Cinema è stato più complicato?

No, devo dire che anche in questo  settore non è andata male, perché il primo Film che ho interpretato è stato nel 1977 "Il Prefetto di ferro", con la regia di Pasquale Squitieri.

E la passione per il canto?

Ho sempre avuto il desiderio di cantare ed il fatto di essere nata a Napoli mi ha molto aiutato, oltre al fatto di avere una voce particolare.

Ma quando ha esordito nel canto ?

Per caso mentre stavo recitando per " Masaniello" avevo circa 18 anni, il Maestro De Simone mi fece cantare un inno alla Madonna. Era un testo che valorizzava tutta la mia grinta ed il tono della mia voce.

Ci furono altre occasioni?

Certamente, qualche tempo dopo mentre recitavo a Cinecittà mi fecero sostituire un'attrice che doveva cantare "Reginella", canzone, tra l'altro, molto amata dalla Magnani , e  fu la prima volta che cantai in pubblico.

E Poi?

Cantai "Assaje" di Pino Daniele nel film "Mi manda Picone", e così la musica entrò prepotentemente nella mia vita, accompagnandomi in ogni momento.

Quindi, a conti fatti, non ha avuto grandi difficoltà ad affermarsi.

No, questo non è esatto, perché sì la fortuna è importante, ma la forza di volontà e la determinazione sono state fondamentali. Studiare, studiare e non arrendersi mai alle prime difficoltà.

Parliamo ora di questa sua ultima fatica come si dice nel vostro ambiente, che è quella di portare al Teatro Quirino Vittorio Gassman di Roma "La lupa" per la Regia di Guglielmo Ferro figlio del Grande Turi, con Michele Zeno e gli arrangiamenti musicali di Franco Battiato.

Si, ha usato un termine giusto, fatica, perché è una grande fatica. La Lupa scritta da Giovanni Verga nel 1880 è un testo molto duro, drammatico, violento. Nel 1953 fu portato sullo schermo dalla quasi sconosciuta Kerima e nel 1996 da una brava Monica Guerritore con la Regia di Gabriele Lavia.

E la Magnani?

Si Anna Magnani portò La Lupa a Teatro nel 1965 per la regia di Franco Zeffirelli. Fu una interpretazione straordinaria, memorabile ed al pensiero del confronto mi tremano i polsi.

Signora Sastri ci dia anche qualche numero riguardo la Sua carriera.

Ho girato più di 60 Film di cui 32 per la Tv, 35 Commedie per il Teatro e 60 dischi tra 45 giri ed Lp.

Per concludere, ci racconti una curiosità, un fatto che ricorda con piacere.

Guardi gliene racconto due per me molto importanti. Il primo è la nomina a Commendatore della Repubblica che devo all'allora Presidente Napolitano. Se penso al secondo arrossisco ancora. Il grandissimo Eduardo un giorno di tanti anni fa mi fece una dedica che diceva "alla bella Lina che diventa ancora più bella ogni volta che entra in scena ". Purtroppo quella dedica, alla quale tenevo molto mi fu rubata. Ora la lascio devo continuare le prove , la Lupa mi attende.

Allora grazie a Lina Sastri e in bocca al lupo, pardon alla Lupa e anche a Voi grazie per l'attenzione e alla prossima.

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