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Insegnante arrestato a Fiumicino con un teschio nel bagagliaio

La Polizia di frontiera, a Fiumicino, ha trovato un teschio umano nel bagaglio a mano dell’insegnante

Desidero oggi riproporvi il celeberrimo dubbio amletico, il soliloquio del principe, con tanto di teschio: Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile nella mente soffrire i colpi di fionda o i dardi dell’oltraggiosa fortuna, o prendere le armi contro un mare d’affanni e, contrastandoli, porre loro fine? Morire, dormire, nient’altro…..”

Destiamoci dunque e da qui partiamo, considerando il fatto che il cuore pulsante della vicenda che tra poco vi racconteremo attraverso queste colonne, ha a che fare con la fredda e inquietante rimembranza, legata alla tragedia del principe di Danimarca. Chissà se il professore di mezza età, in partenza per Dusseldorf, fosse o meno un cultore di Shakespeare, fatto sta che gli agenti della Polizia di frontiera, in servizio presso l’aeroporto di Fiumicino, alla vista di un teschio umano stipato nel bagaglio a mano dell’insegnante, ci hanno messo un po’ per realizzare che non stavano sognando (cfr. Shakespeare, Amleto, atto III scena I).

Rispondendo alle domande rivoltegli, allo scopo di scoprire l’origine e il motivo di una tale stravaganza, l’originale professore universitario ha dichiarato di aver acquistato il cranio presso una bancarella, per scopi scientifici. Per la cronaca, il punto vendita del ‘reperto’ , privo della mandibola inferiore ma in buone condizioni (!), è da ricondurre al mercatino dell’usato, situato in via Giulia. L’uomo, è stato denunciato per possesso illegale di resti umani.  

“Dormire, forse sognare. Si, qui è l’ostacolo, perchè in quel sonno di morte quali sogni possano venire dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale, deve farci riflettere”.  Anche il professore lo farà, avrà tutto il tempo per ragionare. C’è da augurarselo davvero.

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