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Incendio Fiumicino, testimone: “Fiamme partite da frigorifero”

Gli investigatori ascoltano la versione di una teste sulle cause dell’incendio dell’aeroporto di Fiumicino

Non ci sono ancora conferme sulle cause che hanno provocato l’incendio di questa notte al Terminal 3 all’aeroporto di Fiumicino. Una teste affermerebbe che le fiamme sono partite da un frigorifero di un ristorante. “Stiamo valutando una teste che ha visto scaturire le fiamme dietro un vano frigo della zona commerciale”, spiega Antonio Del Greco, dirigente della Polizia di Stato presso l’Aeroporto di Fiumicino alla conferenza stampa tenuta dai vertici di Aeroporto di Roma, Enac e forze dell’ordine.

La teste in questione è una dipendente e non una passeggera, afferma Del Greco, “e ha fatto subito allontanare le persone, poi è scattato l’allarme”.

Alla conferenza Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato Adr stampa, dice “c’è stato un corto circuito in un’attività commerciale. Non ci sono state esplosioni. L’allarme antincendio è scattato correttamente. Ci sono 18mila centraline che rilevano fumo”. Sembrerebbe però che le centraline non attivino gli idranti ma che lancino un allarme ai vigili del Fuoco lasciando così che l’incendio si disperga. Lo Presti: “Le centraline sono scattate e infatti dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco”.

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