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Caso Cucchi, in una telefonata forse la svolta per chiarire le responsabilità

Le sconvolgenti parole dell’ex moglie di uno dei cinque carabinieri indagati per la morte, avvenuta nel 2009, di Stefano Cucchi

Nuove, sconvolgenti, intercettazioni pubblicate da Il Corriere della Sera si aggiungono alle prove che la procura di Roma presenterà, in un’udienza che si terrà il prossimo 29 gennaio, per chiedere nuove perizie sulla morte di Stefano Cucchi e sulle percosse subite.

L’ex moglie di Raffaele D’Alessandro, uno dei cinque carabinieri indagati per la morte del geometra romano, al telefono con lui, durante una lite furibonda, gli rinfaccia di avergli raccontato di quando «vi eravate divertiti a picchiare quel drogato di merda».

Il contenuto dell’intercettazione. «Mi arrestano? Non mi arrestano per una cosa che non ho fatto» dice D’Alessandro. «Arriveranno – ribatte la donna – Hai raccontato a tanta gente quello che hai fatto». A questo punto il carabiniere perde il controllo e le grida contro: «Ma che ho fatto? Cosa ho detto?». E’ qui che l’ex moglie rivela quella frase tremenda: «Raccontavi di quanto vi eravate divertiti a picchiare quel drogato di merda. Sai a quante persone lo hai raccontato?». La lite prosegue con toni sempre più accesi finchè la urla di D’Alessandro non sovrastando le parole della ex moglie.

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