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Roma, immigrati in strada alla stazione Tiburtina

Immigrati che via Cupa non può ospitare: nasce Comitato degli esercenti del Centro Commerciale di Piazza delle Crociate

Ogni angolo, via, quartiere della Capitale è interessato da condizioni di degrado senza possibilità di ritorno.

Questa volta a farne le spese è la seconda stazione ferroviaria di Roma. Certo, le stazioni non sono mai state sinonimo di pulizia, ma quello che da quindici giorni a questa parte sta interessando la zona della stazione Tiburtina ha un che di assolutamente insolito. Nella zona da anni è insediato il centro d’accoglienza Baobab, in via Cupa, traversa di via Tiburtina, uno dei primi fondati nella città totalmente autogestito dagli immigrati, che non ha mai fornito problemi alla cittadinanza limitrofa.

Tutto sembrava proseguire con la solita regolarità; il 19 maggio, però, tra le quattro e le sei del mattino, da un pullman vengono scaricati dinanzi al centro poco meno di dieci immigrati, e così via per i giorni a seguire, fino a che da 200 ospitanti la struttura, ad oggi se ne contano più del doppio.

La palestra, la biblioteca ed altre aree ricreative del centro hanno quindi dovuto far spazio ad altri posti letto; eppure l’incessante arrivo di nuovi richiedenti accoglienza ha reso del tutto inconsistente la capienza del centro.

L’inevitabile conseguenza è il bivacco di questi profughi nelle zone attigue, in particolar modo a largo Mazzoni e in piazzale delle Crociate: espletano i loro bisogni in strada e dormono su qualche straccio rimediato.

Scene di inciviltà, e a farne le spese questa volta sono i commercianti delle zone ‘occupate’, che si vedono inevitabilmente ridotti incassi e clientela, dissuasa quest’ultima dalla sporcizia antistante. Proprio per questo è nato il Comitato spontaneo degli esercenti del Centro Commerciale di Piazza delle Crociate: “L’obiettivo del comitato è quello di risolvere la situazione di estremo degrado che si è creata nel Centro Commerciale dal 19 maggio2015”- chi parla è Fabrizio Montanini, Portavoce del Comitato – “abbiamo iniziato con una raccolta firme, e per come sta procedendo è più che percepibile il senso di insoddisfazione dei commercianti della zona, costretti a subire sia l’indecenza che ovviamente delle perdite a livello commerciale” conclude.

Non poche volte sono state chiamate le Forze dell’Ordine che, giunte comunque sul luogo, nulla hanno potuto visto l’altissimo numero di profughi riversi per le strade. I commercianti di piazza delle Crociate hanno intenzione di fare il possibile per denunciare la situazione di degrado agli organi competenti, pronti a future mobilitazioni.

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