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Il vicesindaco Luigi Nieri sull’attività della mafia a Roma

Luigi Nieri: “Non bisogna far finta di non vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti”

A fare gli onori di Roma a Latina, in occasione della XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della criminalità organizzata, anche il vicesindaco della Capitale, Luigi Nieri
“Per me è un onore rappresentare Roma ad un evento così importante. Ed è altrettanto importante che un evento del genere si svolga a Latina, perché questa è una delle aree da cui è partita la conquista del Lazio da parte delle mafie” – ha dichiarato ai microfoni di RadioRadio.

“Prima la mafia sembrava circoscritta nelle Regioni del Sud, poi man mano è arrivata nel sud pontino, e ancora si è sposta sul litorale e alla fine c’è voluto il Cafè de Paris, a Roma, per accorgerci che le mani delle mafie avevano conquistato dei pezzi consistenti dell’economia romana”.

“Servono più azioni e più mirate – continua Nieri – Per prima cosa non bisogna far finta di non vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo in Italia per molto tempo, soprattutto nelle grandi città, si è fatto finta di nulla. Invece dobbiamo accettare e combattere il fatto che un pezzo consistente dell’economia di questo Paese è in mano alle mafie”.

Importante, secondo il vicesindaco, anche l’azione di carattere culturale, proprio come la Giornata organizzata a Latina da Libera, l’Associazione nata nel 1995 contro le mafie.

Infine, non bisogna mai dimenticarsi del lavoro svolto dalla Procura e dalle Forze dell’Ordine: “C’è necessità – ha dichiarato Nieri – di supportare il lavoro che costantemente si porta avanti per estirpare la mafia da questo Paese e che, in questo Paese, è diventata molto forte”.
A questo proposito, sono molti gli amministratori locali che si mostrano preoccupati per i tagli imposti dalla c.d. spending review e che incidono anche sull’operato delle Forze dell’Ordine. “Anche a Roma c’è preoccupazione – spiega Nieri – Vediamo che ci sono alcune zone della Città in grande sofferenza. Penso sia intollerabile che nella Capitale d’Italia, laddove ci sono zone più vive, quelle della movida, che dovrebbero essere una ricchezza per la città, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista giovanile, in realtà sono dimora di spacciatori di droghe; penso a San Lorenzo, Trastevere, Pigneto”.

Roma, la città del paradosso dunque: “Roma è quella città dove da una parte, grazie all’azione della Magistratura, si scopre che una parte consistente dei locali di ristorazione e bar sono in mano alla camorra e alla ‘ndrangheta; dall’altra parte, ci sono zone dove non si riesce a garantire fino in fondo la vita dei cittadini”. A questo scopo, Nieri sottolinea come il sindaco Marino si stia impegnando per fare in modo che alcune strutture comunali vengano date alle Forze dell’Ordine, magari per crearvi all’interno delle caserme, in cambio di un servizio maggiore sul territorio.

Alla XIX Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della criminalità organizzata ha preso parte in qualità di rappresentante, anche il capogruppo di SEL I Municipio Roma Centro.  

“Le mafie – dichiara Mauro Cioffari, Capogruppo – attecchiscono proprio nelle istituzioni di prossimità, dove trovano terreno fertile per i loro loschi affari. Ed è proprio dai Municipi e dai Comuni, pertanto, che deve partire il riscatto culturale, politico e sociale per contrastare le mafie ed il malaffare”.

“E' compito delle Istituzioni locali – conclude – promuovere consapevolezza e impegno tra le cittadine e i cittadini per la costruzione di una società libera dai condizionamenti criminali e mafiosi”.

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