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Il ritorno dei bomber, Sassuolo prova da grande: i temi dell’8^ di Serie A

Milan che vince il big match a Napoli e conserva la testa, ma Juve, Inter, Roma e Lazio tengono botta. Male Viola, Crotone e Parma

Sassuolo Serie A

Sassuolo Serie A

Dopo una contestatissima pausa per le Nazionali – che però ci ha riconsegnato una grande Italia – riprende la Serie A con l’8° giornata. Gol di tanti bomber, un pareggio soltanto ma classifica corta al vertice con tutte le big davanti, più l’inserimento tra le prime 8 del Sassuolo, che fino ad ora ha convinto più di tante pretendenti allo Scudetto.

Milan corsaro a Napoli: Ibra vero mattatore della Serie A

La copertina se la prende il primo vero scontro al vertice di questa Serie A, il big match di Napoli con un Milan che offre la migliore versione di sé. Una vera e propria candidatura a tenere la testa della classifica ancora per molto. Questo perché i rossoneri, privi di allenatore e vice (in panchina c’era Daniele Bonera) hanno fatto la partita fin dall’inizio e sono andati avanti meritatamente dopo 20 minuti. Solo successivamente il Napoli si è svegliato con tre occasionissime: due sventate da un super Donnarumma, la terza sprecata malamente da Di Lorenzo che sotto porta spara il pallone sulla traversa. Lo stesso terzino si rivela autore di una notte da incubo, visto che il secondo ed il terzo gol dei rossoneri nascono da suoi errori. Mertens ha subito dimezzato lo svantaggio ma l’espulsione di Bakayoko ha impedito agli azzurri di tentare il pareggio.

Il Milan tiene così la testa della classifica trascinata ancora una volta da Zlatan Ibrahimovic, al quale è oramai inutile utilizzare aggettivi, sono più efficaci i numeri: capocannoniere della Serie A con 10 gol in 8 partite (di cui solo 6 giocate causa Covid), a 39 anni. Nella speranza che il problema muscolare all’adduttore sia di poco conto, il Diavolo continua a correre, è imbattuto ed ha vinto 2 scontri diretti su 3.

Sassuolo e Roma: le inseguitrici che non ti aspetti

La prima ovviamente è meno attesa della seconda, ma entrambe viaggiano ad un ritmo non preventivato e soprattutto sul campo non hanno ancora perso.

Il Sassuolo a Verona non ha vinto incantando col gioco forgiato nell’ultimo anno e mezzo da De Zerbi. Ha sofferto, lottato e colpito con cinismo. Per questo si tratta di una vittoria da grande, più importante di tanti 3-0. Certo, anche un pizzico di fortuna, perché l’Hellas può rammaricarsi per 4 legni colpiti, di cui l’ultimo nell’ultima azione della partita. Ma i neroverdi si portano al secondo posto solitario con due grandi gol dettati da individualità oramai ben note: l’arcobaleno di destro di Boga, che torna a splendere dopo il Covid con la prima marcatura stagionale, ed il sinistro di Mimmo Berardi che dopo i gol in Nazionale continua a far faville. Ora in successione Inter e Roma per misurare le reali ambizioni emiliane.

Proprio i giallorossi seguono in classifica, e con il netto successo sul Parma maturato nel primo tempo continuano a correre anche dopo la sosta: nelle ultime 5 partite è la squadra che ha fatto più punti (13), con l’unico pareggio a San siro con il Milan. Fatto non scontato, viste le diverse assenze, non solo Dzeko fermo ancora causa Covid. Fonseca ha dovuto riproporre Cristante al centro della difesa e Borja Mayoral punta centrale, ma i dividendi non sono mancati: lo spagnolo si è sbloccato anche in campionato ed ha mostrato movimenti migliori. Uno dei quali ha consentito a Mkhitaryan di fare l’ennesimo gran gol di questo periodo. La squadra gira bene ma è innegabile che l’uomo più sia l’armeno, autore di 5 gol negli ultimi 2 match giocati in Serie A, dopo la tripletta di Genova.

Inter, Juve e Lazio: vittorie importanti per la Coppa

Se l’Atalanta, complice un super Provedel e i legni, rimane a secco con lo Spezia, le altre tre italiane di Champions non steccano. Ma ad ognuno la propria prestazione, tra dubbi e certezze.

La vittoria dal peso specifico più grande è quella della pazza Inter, visto il pessimo primo tempo (zero tiri in porta) al cospetto di una squadra, il Torino, che non scoppia certo di salute in questo periodo. I granata sullo 0-2 si sciolgono come neve al sole ed anche così si spiega la rimonta dei nerazzurri, con 4 gol negli ultimi 25 minuti. Lukaku è sempre risolutivo ma dietro gli errori di D’Ambrosio proposto come centrale e di Young nel caso del calcio di rigore meritano una riflessione di Conte, comprensibilmente perplesso nel post-partita. Non può essere questa la sua Inter, soprattutto alla vigilia di una partita da dentro o fuori per il girone di Champions contro il Real Madrid.

Più agevoli le vittorie di Juventus e Lazio. A tratti i bianconeri di Pirlo convincono, con CR7 sempre e comunque uomo in più. Le note positive tuttavia sono altre: la difesa solida, con il rientro fondamentale di De Ligt, in coppia con Demiral (garanzie importanti in assenza di Bonucci e Chiellini) e i segnali di un Bernardeschi che dopo le belle prestazioni con la Nazionale, può cambiare passo anche a Torino dopo un anno e mezzo di pochi alti e tanti bassi.

Per la Lazio, nel pantano di Crotone, un successo che porta serenità dopo un periodo non semplice, per società e alcuni giocatori. Le indagini e le inchieste non sono concluse, ma le reazioni della squadra e di alcuni uomini sono state nette: su tutti quelle del “contestato” Luis Alberto e di Ciro Immobile, tornato in campo a subito a segno per il 107° gol in Serie A con la maglia biancoceleste, 2° in questa speciale classifica. Ora testa allo Zenit, con la possibilità di mettere il girone in discesa.

Mi Piace e Non Mi Piace: Zaza e Parma/Crotone, Serie A a rischio

Nel giorno delle doppiette di bomber (Ibra, Ronaldo, Lukaku e anche Mkhitaryan) va premiata la grande giornata di Simone Zaza, quello che pochi anni fa era considerato l’astro nascente italiano. Lanciato all’ultimo secondo in campo per via dell’infortunio di Belotti nel riscaldamento, Zaza ha lottato come un leone e segnato un gran bel gol, emblema del miglior Toro stagionale, poi crollato nel finale.

La palma di flop di giornata potrebbe avere molti padroni: il Genoa che perde ad Udine in un finale rocambolesco, la Fiorentina del rientrante Prandelli sconfitta a domicilio dal Benevento oppure la Sampdoria che si fa rimontare a Marassi dal Bologna. Ma in questa sede scegliamo due sconfitte senza appello che mostrano una classifica preoccupante. Il Parma a Roma ed il Crotone con la Lazio evidenziano grossi problemi: i primi per il gioco espresso, i secondi per una squadra che non sembra meritare la categoria, con zero vittorie e soli due punti in classifica. C’è tempo e spazio per recuperare, ma i segnali non sono per nulla incoraggianti.

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