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Il Decreto Natale ci fa rimanere a casa e senza compagnia

Italia zona rossa nei festivi e nei prefestivi nel periodo di Natale e invece zona arancione dal 29 al 30 dicembre

Decreto Natale

Albero di Natale con mascherina


Italia zona rossa nei festivi e nei prefestivi nel periodo di Natale. Zona arancione dal 29 al 30 dicembre. Sono le misure base del decreto per Natale. Il provvedimento ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. “Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020”, ovvero le regole della zona rossa.

“Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure di cui all’articolo 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020”, quindi le regole stabilite per le zona arancione.

“Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”, si legge ancora nel provvedimento.

Nei giorni feriali delle festività – ovvero 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio- “sono altresì consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

Nel decreto contenente la stretta non è previsto il coprifuoco anticipato alle 20. Anzi. Nell’articolo che consente la visita a due non conviventi l’orario da rispettare è fissato “fra le ore 05,00 e le ore 22,00”. Eppure oggi, nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza, era stato previsto di anticipare il coprifuoco alle 20.

Nel testo c’è anche un riferimento alle sanzioni che rimanda a quelle già previste nel decreto del 25 marzo scorso. “La violazione delle disposizioni del presente decreto e di quelle del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, è sanzionata ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito dalla legge 22 maggio 2020, n. 35”. L’articolo 4 del dl 25 marzo prevede sanzioni da 400 a 1000 euro per chi trasgredisce le norme.

Fonte: Adn Kronos

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