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Guerra in Ucraina, attivo hub per assistenza alla Stazione Termini

A Termini è attivo un hub di assistenza per i cittadini che hanno bisogno e che provengono dall’Ucraina

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Punto vaccinale Stazione Termini di Roma

Ore difficili quelle che si stanno vivendo a causa della guerra in Ucraina. Tra “tentativi di dialogo” e continui attacchi da parte della Russia, l’Europa si divide tra chi dà il proprio sostegno alla nazione attaccata e chi ha paura e vede un futuro grigio dopo un periodo già di per sé difficile a causa della pandemia.

L’hub alla stazione Termini

L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha fatto sapere che nella Stazione Termini di Roma è attivo un hub assistenziale per coloro che provengono dall’Ucraina e che, dunque, possono avere bisogno di supporto a livello sanitario. La funzionalità di questo, non a caso, è proprio quella di fare tamponi e quello di rilasciare il codice dello straniero temporaneamente presente (STP) affinché chi arriva dall’Ucraina possa accedere a tutti i servizi sanitari.

Supporto e assistenza continua

Una mossa importante e di pieno sostegno che arriva all’indomani del ricovero presso il Bambino Gesù di un bimbo di nazionalità ucraina in una situazione di forte emergenza. Due fatti di per sé, una constatazione di fatto che l’Italia, in un momento comunque di emergenza, ha risposto presente nei confronti dei bisogni.

Le parole di D’Amato

Da stamane abbiamo messo a disposizione con accesso libero tutte le procedure, dai test antigenici ai vaccini al rilascio della certificazione verde e in più assegneremo a tutti il tesserino sanitario Stp-straniero temporaneamente presente, che consente di fruire dei servizi sanitari. L’intero territorio regionale è allertato per dare il proprio contributo, abbiamo messo a disposizione molti letti d’ospedale soprattutto per la pediatria, in terapia intensiva anche neonatale, per supportare eventuali emergenze sempre nell’ambito del sistema di protezione civile” ha detto Alessio D’Amato a proposito di questa iniziativa per accogliere gli ucraini in fuga.