Garlasco, inizia il conto alla rovescia per il padre di Sempio: perquisizione e nuovo documento | Le prove inchiodano
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Un nuovo tassello entra nella vicenda giudiziaria del caso Garlasco: un appunto riemerso dagli archivi e una perquisizione mirata stanno ridisegnando il quadro investigativo, aprendo scenari che fino a poche settimane fa sembravano inattesi.
L’indagine sulla morte di Chiara Poggi, già riaperta da tempo, si trova ora in un momento particolarmente delicato. Dopo anni di verifiche, testimonianze e ricostruzioni, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un nuovo filone: quello che riguarda il padre di Andrea Sempio, già coinvolto indirettamente nella storia attraverso un precedente appunto che aveva attirato l’interesse degli investigatori.
L’accelerazione delle ultime ore è legata proprio al ritrovamento di un secondo documento, ritenuto dagli inquirenti significativo e meritevole di approfondimenti. È questo elemento che ha portato a una nuova perquisizione e a un’intensificazione del lavoro degli investigatori in vista delle prossime settimane.
Il nuovo appunto e la perquisizione: cosa hanno scoperto gli inquirenti
Secondo le informazioni raccolte, gli investigatori hanno individuato un secondo appunto scritto dal padre di Sempio, diverso da quello già analizzato in passato. Il contenuto non è stato divulgato nel dettaglio, ma viene considerato rilevante al punto da rendere necessario un nuovo intervento di perquisizione per recuperare ulteriori documenti e materiali utili alla ricostruzione del contesto.
La perquisizione, effettuata su disposizione della Procura, rientra in un quadro più ampio di accertamenti che mira a chiarire la natura e la funzione di questi appunti. L’obiettivo è capire se possano contribuire a definire meglio la posizione dei soggetti coinvolti, o se rappresentino semplicemente annotazioni personali scritte in un momento di forte esposizione mediatica e investigativa. Gli inquirenti procedono con cautela, consapevoli della delicatezza di ogni passaggio in un caso che da anni occupa l’attenzione pubblica.

Un’indagine che accelera e un nuovo capitolo che si apre
Il ritrovamento del secondo appunto ha dato nuova spinta alle verifiche, che ora si concentrano nell’analisi incrociata dei documenti sequestrati. Le verifiche puntano a stabilire connessioni, date e riferimenti che possano chiarire le ragioni di quelle annotazioni e la loro possibile utilità ai fini dell’inchiesta. Per gli inquirenti si tratta di un lavoro che richiede precisione e prudenza, perché ogni dettaglio deve essere valutato nel contesto generale del caso Garlasco.
Gli investigatori, intanto, stanno ricostruendo con attenzione il percorso degli appunti e la loro collocazione temporale rispetto agli eventi noti. Il conto alla rovescia verso nuove decisioni è iniziato, ma al momento ciò che emerge è unicamente la certezza che questo nuovo documento ha rimesso in movimento un’indagine che sembrava aver raggiunto un equilibrio fragile. Un equilibrio che ora potrebbe essere modificato dai riscontri raccolti nelle prossime settimane, mentre il lavoro della Procura procede con rigore per fare luce su uno dei casi più discussi degli ultimi anni.
