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Fragole del supermercato, la bugia è clamorosa: se non controlli questo dettaglio ti spillano un sacco di soldi

Fragole da supermercato - Romait.it - Depositphotos

L’industria alimentare sta vivendo un momento di profonda crisi, per cui anche i consumatori sono chiamati all’attenti quando comprano.

Prima del clamoroso boom economico degli anni ’80, in Italia si era soliti consumare cibi e prodotti di stagione e, soprattutto, locali. La globalizzazione ha portato fondamentali cambiamenti nello stile di vita dell’essere umano, con tratti positivi e negativi. Tra questi, vi è certamente la possibilità di garantire il cibo che si preferisce in ogni stagione.

Ai tempi, questa innovazione fu accolta con un certo favore, dal momento che la generazione X ha sempre vissuto all’ombra della crisi interiorizzata dalla generazione precedente, quella dei baby boomer, che hanno vissuto la crisi alimentare dovuta alla seconda guerra mondiale. Un esempio esplicativo è dato proprio dal consumo della carne.

La generazione X di ceto sociale medio-basso, dunque la maggioranza della popolazione italiana, non ha avuto modo, in infanzia, di consumare un gran numero di chili di carne. Questo alimento era presente sulle loro tavole solo in occasioni speciali, come ad esempio durante le festività comandate.

Con l’avvento della globalizzazione, la delocalizzazione delle industrie e l’introduzione di un nuovo modello di allevamento, ossia quello intensivo, la situazione è vertiginosamente cambiata. Ora tutto – non solo la carne – è a disposizione di tutti, in qualsiasi momento dell’anno. Questa comodità ha però delle conseguenze gravi che si ripercuotono in ciò che si mangia. In ciò che si compra al supermercato.

Il caso delle fragole

Le fragole sono un frutto piuttosto appetitoso e succulento, soprattutto in tempi estivi. In effetti, è proprio a cavallo tra primavera ed estate che la fragola sboccia naturalmente dalle colture di terra. Il problema è però che, stante l’attuale modello economico-alimentare, la richiesta di fragole è altissima, in accordo con l’elevata densità della popolazione.

Questo comporta un diverso modo di distribuire il cibo in questione. Per questo motivo, nei supermercati non è sempre detto che si trovino le fragole di terra, quelle cioè che derivano da colture di terra e di stagione. Spesso, nei supermercati sono presenti frutti coltivati in serra, che dunque non solo sono nocivi per la salute, ma sono responsabili di inquinamento. Tuttavia, c’è un modo per scoprire come sfuggire alla piaga.

Fragole di terra – Romait.it – Depositphotos

Fragole a controllo: il dettaglio salvavita

“Il riscaldamento delle serre si basa principalmente sui combustibili fossili. Dal 60 al 77% delle superfici riscaldate vengono riscaldate utilizzando gas naturale. Pertanto, l’impatto ambientale delle fragole in serra riscaldata è tre volte maggiore di quello delle fragole in pieno campo o al coperto” è ciò che ha scritto l’Agenzia per la transizione ecologica (Ademe).

Per quel che riguarda i supermercato italiani, è necessario controllare il marchio IGP: stando agli ultimi dati dell’inchiesta, questa certificazione indica che le fragole provengono dall’Italia e che non siano coltivate in serre riscaldate. IGP sta infatti per “Indicazione Geografica Protetta”. Il risparmio consiste in questo: comprare locale e stagionale favorisce la propria economia, ma abbatte anche i costi, poiché la merce non va trasportata da nazione a nazione.