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Foro753 sostituisce il tricolore alle bandiere rainbow

“Roma non è la vostra camera da letto”: così attaccano gli attivisti

Il clima è decisamente arroventato, fuori e dentro alle Aule parlamentari. Così, a Roma, con poche ore di vantaggio sull’arrivo al Senato del ddl spacca maggioranza sulle unioni civili, dal tessuto cittadino partono i primi segnali di insofferenza all’argomento.

Nella notte di ieri, infatti, l’associazione politica Foro753 ha ammainato le bandiere rainbow, messe a significare – così come ha dichiarato il presidente del IX Municipio Andrea Santoro – “l’identificazione dell’intero quartiere in quei colori”, dai torrioni della Cristoforo Colombo e le ha sostituite con il tricolore. “Un’azione simbolica”, spiegano dal Foro753.

“Siamo sulla Cristoforo Colombo, oggi al primo posto tra le strade killer della Capitale, nel cuore dell’EUR, dove ogni sera il mercato del sesso offre donne di ogni età e nazionalità, di fronte a questo sfacelo il presidente del Municipio cosa fa? Esibisce le bandiere Lgbt” – rende noto Foro753 in una nota nella quale vengono apertamente contestate le priorità amministrative scandite dal minisindaco Andrea Santoro. 

“L’epoca Marino si è ormai conclusa e se i nostri governanti pensano ancora di poter amministrare la città alla sua maniera senza incontrare nessuna resistenza da parte dei romani si sbagliano! E’ questo il segnale che vogliamo mandare, un segnale di rottura definitiva col passato e con gli strascichi dell’amministrazione dimmissionaria” – proseguono gli attivisti – “abbiamo issato, al posto del simbolo dei diritti di una parte, il vessillo unico che rappresenta i diritti di tutti gli italiani: il tricolore”. 

“E’ finita l’epoca delle parate, delle iniziative propagandistiche e delle sole chiacchiere! Vogliamo inaugurare un nuovo corso politico che metta al primo posto le esigenze dei romani. Vogliamo i fatti!” – concludono gli attivisti. 

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