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Filippo Roma, l’intervista: dai furbetti del cartellino alle discariche abusive

L’intervista all’inviato de Le Iene Filippo Roma che da 16 anni si occupa di inchieste e servizi sulla capitale, da Alemanno alla Raggi

Filippo Roma

Filippo Roma

L’intervista al giornalista Filippo Roma, classe 1970, laureato in economia. Da 16 anni autore di interviste e inchieste che hanno scosso la Capitale, come inviato de Le Iene.

Sono diversi anni che lei segue le vicende della capitale, fin da Alemanno, con quasi 500 servizi. Quali sono i mali più radicati, cristallizzati e difficili da estirpare nella città di Roma?

“Intanto direi che l’idea che mi sono fatto è che chi vuole essere sindaco a Roma è un pazzo, nel senso che per essere il primo cittadino a Roma occorre essere uno statista, ci vorrebbe un De Gasperi. Roma è una voragine senza fondo, e mi riferisco alla voragine finanziaria. Non ci sono i fondi per rimettere a posto i danni e portare avanti i progetti. Poi si può essere più o meno capaci a livello politico ed economico, ma se esaminiamo i principali disservizi costituiti da inefficenza dei trasporti e smaltimento rifiuti, questo è evidente. È un danno figlio di anni di amministrazioni sballate che hanno fatto scelte scellerate”.

E da Ignazio Marino a Virginia Raggi?

“Sotto l’amministrazione del sindaco Marino mi occupai dello scandalo degli immobili dati in affitto a prezzi ridicoli agli amici, ‘affittopoli’. Case al centro affittate a 50-100 euro al mese, cifre simboliche, offensive per il nostro patrimonio. Roma ha un patrimonio immobiliare che se fatto fruttare riuscirebbe a coprire le spese per rimettersi in piedi. Era un problema ereditario a Roma. Poi mi sono occupato dei ‘furbetti del cartellino’ negli uffici comunali che timbravano e poi andavano a fare la spesa, al bar, a farsi i fatti loro anche tutto il turno…

Con la Raggi mi sono concentrato sulla questione rifiuti scoprendo in quali condizioni è ridotta Ama. Ahime per ragioni anche politiche, sono quasi tre anni che non viene approvato bilancio, per un contenzioso ridicolo. Non è solo un problema contabile perché in tal modo le banche non concedono la linea di credito ad Ama e di conseguneza Ama non ha i soldi per i mezzi, le riparazioni, i dipendenti ecc

ad agosto 2019 anno scoprimmo truffa pazzesca sulla finta raccolta differenziata, con danni urbani ed ecologici gravissimi. Una sorta di gioco di specchi in cui Ama e Multiservizi si reggevano il gioco a vicenda. Ma Ama è socio di Multiservizi, quindi…Ama truffa se stessa”

Le Iene’ hanno anche mostrato un servizio sulle modalità in cui svolgono il loro lavoro alcuni, (e sottolineo alcuni) dipendenti Ama che sono impegnati nell’uso continuo del telefono, ore al bar, conversazione e flirt coi colleghi…cosa accadde dopo quell’inchiesta?

“Quello che accade con tutte le amministrazioni. Vado dal sindaco, che sia Alemanno, Marino o Raggi, e cade dal pero. Promette di risolvere il problema ma il problema resta quello. A Roma sembra che nessuno faccia il proprio lavoro e il cittadino ci rimette, una piaga incurabile. Ogni settore deve avere personeale selezionato per capacità e non per legami politici. Le prossime inchieste saranno sulle discariche abusive nei campi rom. Ne ho trattate due, una all’interno del campo rom di via del Foro Italico, alle pendici dei Parioli, in pieno centro e all’interno della riserva naturale dell’Aniene. Da accapponare la pelle. C’è il bosco, il fiume…e una distesa di roghi tossici. I rom ammassano rifiuti, prendono soldi per smaltirli, bruciandoli. I roghi servono allo ‘smaltimento’ e al contempo per fare spazio ad altri rifiuti.

A Castel Romano la situazione è ancora più degradata e disperata, anche lì in un’area che sarebbe protetta, ci sono perfino carcasse di automobili. Ci vivono bambini lì. Da anni si parla di emergenza sanitaria, ambientale e sociale, ma nulla, nulla cambia”.

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