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F1: Ferrari a Montecarlo, primo podio con Sainz ma con rammarico per Leclerc

In un’annata di ricostruzione, arriva per la Rossa un podio che paradossalmente sa di beffa per un’occasione di vittoria mancata

Sainz Ferrari Monaco

Un fine settimana da montagne russe in quel di Monaco per la Ferrari. In un’annata di ricostruzione, la Rossa ha iniziato la stagione con l’obiettivo di essere la terza forza del campionato e di riavvicinare il podio, che nel fallimentare 2020 è arrivato 3 sole occasioni e in circostanze sempre particolari.

Dopo un buon inizio di stagione, il quarto posto di Lelcerc di due settimane fa in Catalogna ha testimoniato come la SF21 sia una vettura molto più equilibrata, che rispetto ai top team ha recuperato una buona parte dei cavalli di potenza e possiede un pacchetto aerodinamico di valore soprattutto nelle curve lente. Le ottime prestazioni nel lento terzo settore del circuito del Montmelò, aveva fatto sospettare gli addetti ai lavori che nelle strette stradine di Monaco la vettura potesse adattarsi al meglio, e così è stato.

Ferrari in grande spolvero prima della doccia gelata

Nelle prove libere del giovedì l’1-2 firmato Leclerc-Sainz ha fatto impensierire gli avversari ma anche il box rosso per i problemi del monegasco al cambio nel corso della mattinata. Una Ferrari così in palla mai vista nelle ultime due stagioni che, combinato al talento di Leclerc sul giro secco, ha regalato la pole nelle qualifiche del sabato, la prima dopo un anno e mezzo di astinenza. In un weekend molto equilibrato viste le prestazioni delle macchine e i soli 3337m delle circuito del Principato, il margine di due decimi su Verstappen, secondo in griglia, ha fatto sognare i tifosi con il brivido sempre del cambio e del botto dello stesso Charles negli ultimi istanti della qualifica.

La verifiche effettuate dalla scuderia sabato pomeriggio e domenica mattina sono state positive ed hanno scongiurato la sostituzione del cambio (che voleva dire 5 posizioni di penalità in griglia, quindi terza fila). Ma a poco più di mezz’ora dal via, nei giri che precedono lo schieramento in griglia, arriva la doccia fredda: per un problema irrimediabile al semiasse sinistro il il monegasco non può partire per il Gran Premio, proseguendo un tabù con il circuito di casa che lo perseguita dall’inizio della sua carriera. Una delusione enorme per il pilota, un rebus da risolvere per la scuderia nel capire se, sostituendo il cambio, il problema si sarebbe evitato.

Il primo podio in rosso di Sainz ed una squadra unita: non mancano gli errori ma la strada è quella giusta

Così la partenza del Gran Premio senza il suo poleman vede Verstappen in testa e Carlos Sainz, terzo in griglia, che ha il gravoso compito di portare l’unica Ferrari in pista sul podio. La Rossa si dimostra veloce, il muretto attento alle strategie da attuare, Sainz solido in pista e con il ritiro di Bottas arriva il secondo gradino del podio, il primo in rosso per lo spagnolo figlio d’arte.

Una prestazione concreta abbellita dai grandi abbracci al termine della gara, con anche lo stesso Leclerc in mezzo ai meccanici a congratularsi con Sainz. Ma le parole di Binotto ai microfoni di SkySport sono il riassunto migliore: “Sensazioni contrapposte nel box. Gran peccato per Charles, ma siamo contenti per Carlos”. Solo un mese fa il podio era distante un minuto: non tutti problemi sono risolti e non si può vincere il Mondiale già da quest’anno, ma Maranello si trova ad avere un rammarico enorme nonostante sia arrivato il primo podio stagionale. Tra due settimane a Baku, in un circuito dalle caratteristiche diverse, è attesa una conferma: sempre a testa bassa, ma con la grande unità di squadra tra ingegneri, meccanici e piloti vista questo weekend. Gli errori non mancano, bisogna accertare i problemi di affidabilità, ma la strada è quella giusta.

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