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Episodio di violenza al San Camillo ai danni di un’infermiera

Secondo il NURSIND non si tratterebbe di un episodio classificabile come incidente occasionale

Un caso di violenza si è registrato all'interno dell’ospedale San Camillo Forlanini, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere. Come riferisce il sindacato di categoria NURSIND, una collega è stata “affrontata sia verbalmente sia fisicamente da un accompagnatore in seguito identificato dalla Polizia di Stato. La colpa? È stata solamente quella di fare il proprio lavoro con dedizione e professionalità al TRIAGE del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Camillo Forlanini”.

Secondo il NURSIND, l’episodio non è classificabile come mero incidente occasionale, poiché si tratterebbe solo dell’ultimo “caso di una serie d’incidenti dettati in primis dalle condizioni di lavoro a rischio, dove è palpabile il disagio degli operatori che si sentono lasciati soli ad affrontare il problema aggressioni sul posto di lavoro”.

Inoltre, “l’O.S. NURSIND – dichiara il sindacato – assiste, con imbarazzo, al mutismo e alla rassegnazione dell’Amministrazione a oggi totalmente assente nel prendere una posizione chiara e netta a difesa di una dipendente aggredita durante il servizio di lavoro sia solo per un semplice gesto di solidarietà”.

Tutto questo, inevitabilmente, “si riflette anche sull’operatività non presentando proposte tangibili atte a prevenire il fenomeno delle aggressioni in tutte le sue forme come quella, ad esempio, di ripristinare il posto di Polizia nella sede del DEA h24 invece dell'attuale h12”, come il sindacato ha più volte richiesto.

Secondo il NURSIND, poi, è necessario “affrontare in modo netto e definitivo un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane presenti all'interno della struttura sanitaria in modo da sostenere i colleghi nelle Unità Operative in sofferenza di personale”. 

Dall’altra parte, però, i lavoratori devono confrontarsi con la Direzione ospedaliera che – riferisce il sindacato – “di fronte al problema Pronto Soccorso e al problema connesso alle aggressioni sul personale rinvia laprima seduta pubblica relativa alla gara che doveva portare all'ampliamento e al miglioramento del DEA, lavori bloccati da più di due anni, sconfessando cosi nei fatti le promesse sui tempi per l’inizio dei lavori, fatte il Gennaio scorso dalla oramai (salvo nuove proroghe giunta Zingaretti) vecchia dirigenza”.

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