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Elezioni Amministrative, va al centrosinistra il round iniziale

Vittoria al primo turno per Sala (Milano), Lepore (Bologna) e Manfredi (Napoli), vantaggio progressista anche a Torino. A Roma ballottaggio Michetti-Gualtieri, crolla l’affluenza

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Elezioni Amministrative 2021

Va al centrosinistra il round iniziale delle Elezioni Amministrative 2021. Una tornata caratterizzata dal crollo dell’affluenza, ma anche dall’immediato (e non scontato) trionfo progressista in tre delle principali città chiamate a rinnovare la propria amministrazione. Fanno eccezione Torino e Roma, destinate al secondo turno il prossimo 17 e 18 ottobre, mentre il centrodestra, per ora, conferma solo la Regione Calabria.

I risultati delle Comunali 2021

Il centrosinistra si aggiudica dunque il primo turno di queste Elezioni Amministrative – talvolta col supporto del M5S, per il resto annichilito ovunque. È vero infatti che si votava in quasi 1.200 Comuni, ma (non ce ne vogliano gli altri) la vera battaglia si combatteva nelle cinque grandi città. Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna in rigoroso ordine di popolazione. E qui i risultati lasciano poco spazio alle interpretazioni.

Lo schieramento progressista si è infatti imposto senza la necessità di uno spareggio in ben tre di queste importanti realtà. Sotto la Madonnina, dove l’attuale sindaco Beppe Sala ha vinto con il 57,8% dei voti. All’ombra delle Due Torri e del Vesuvio – sempre in coalizione coi grillini – dove hanno prevalso rispettivamente Matteo Lepore (col 62%) e Gaetano Manfredi (col 63,2%).

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Il sindaco di Milano Beppe Sala

Anche sotto la Mole Antonelliana è in vantaggio il rappresentante dem Stefano Lo Russo, ma in questo caso solo con il 43,7%. Occorrerà quindi il ballottaggio con Paolo Damilano, sostenuto dal centrodestra, che ha ottenuto il 38,9%.

Serviranno i supplementari anche nella Capitale, dove tra due settimane si sfideranno Enrico Michetti, candidato del centrodestra, e Roberto Gualtieri, esponente del Pd. Molto più bassa, rispetto alle aspettative, la performance del professore e personaggio radiofonico, che comunque l’ha spuntata col 30,3%, contro il 27,1% dell’ex Ministro dell’Economia. Fuori dai giochi invece il primo cittadino uscente Virginia Raggi che, come il leader di Azione Carlo Calenda, dovrebbe appoggiare l’ex Cancelliere dello Scacchiere.

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I candidati a Roma del centrosinistra (Roberto Gualtieri) e del centrodestra (Enrico Michetti)

Gli altri esiti delle Elezioni Amministrative

L’alleanza Lega-FdI-FI ha invece riconquistato la Regione Calabria, che tornava alle urne dopo la prematura scomparsa del Governatore Jole Santelli. Il nuovo Presidente sarà infatti Roberto Occhiuto, scelto dal 54,44% degli aventi diritto.

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Il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto

Un caso a parte rappresentavano le Suppletive di Siena, dove il segretario democratico Enrico “stai sereno” Letta giocava una partita del tutto personale. Che alla fine ha vinto col 49,92%, guadagnandosi il seggio alla Camera lasciato libero dal compagno di partito Pier Carlo Padoan.

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Il segretario del Pd Enrico Letta

Una nota a margine merita il dato sull’affluenza, alla fine attestatasi sul 54,69%, in netta flessione rispetto al 61,58% del 2016. Un calo previsto, ma non nelle proporzioni che alla fine si sono registrate, con il record storico negativo a Torino, Milano e Napoli.

Un tracollo su cui le istituzioni dovrebbero interrogarsi, perché un’alta astensione è sempre sintomo di una democrazia malaticcia. Sempre, però, tra 15 giorni, dopo il bis delle Elezioni Amministrative, in quello che potrà essere considerato – in tutti i sensi – un ex voto.

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