È esondato, oltre 300 persone soccorse: il fiume sta invadendo la città | Persone sui tetti chiedono aiuto
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La regione è finita sotto pressione dopo ore di piogge torrenziali che hanno provocato frane, allagamenti e interi comuni in difficoltà.
L’ondata di maltempo ha assunto dimensioni critiche, spingendo le autorità a dichiarare lo stato di emergenza regionale. Interi territori sono stati colpiti da precipitazioni intense e persistenti, con rii e torrenti che in poche ore hanno trasformato strade e piazze in corsi d’acqua difficili da attraversare.
La situazione si è aggravata nel corso della notte, quando la pioggia ha continuato a cadere senza tregua su un terreno già saturo. Le squadre di intervento hanno operato a ritmo serrato per mettere in sicurezza le aree più fragili, mentre i sindaci hanno attivato i centri operativi comunali per monitorare gli sviluppi minuto per minuto.
Come il maltempo ha paralizzato le comunità locali
Le prime criticità sono emerse nei comuni montani del Friuli Venezia Giulia, dove l’acqua ha iniziato a scendere con forza dai versanti, trascinando con sé detriti e creando situazioni di pericolo lungo la viabilità secondaria. In diversi tratti è stato necessario chiudere le strade per il rischio di cedimenti e per consentire alle squadre di lavoro di intervenire rapidamente. L’umidità accumulata nel terreno ha favorito piccoli smottamenti che, nel giro di poche ore, si sono trasformati in frane più estese.
Con il passare delle ore, l’emergenza si è spostata anche verso le aree urbane, dove gli allagamenti hanno coinvolto zone abitate e attività commerciali. Gli abitanti hanno raccontato di aver visto l’acqua salire «a vista d’occhio», costringendo molte famiglie a spostare in fretta beni e documenti ai piani superiori. Gli interventi di soccorso hanno permesso di mettere in salvo numerosi residenti bloccati dalle esondazioni improvvise, mentre i tecnici continuano a monitorare i livelli dei corsi d’acqua ritenuti più sensibili.

Perché l’emergenza resta alta e quali rischi preoccupano di più
La persistenza della perturbazione rende la situazione ancora instabile. Il terreno, ormai saturo dopo giorni di pioggia, rappresenta un fattore di rischio significativo: anche precipitazioni di moderata intensità potrebbero provocare nuovi movimenti franosi. Le autorità invitano la popolazione a evitare spostamenti non necessari e a seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali diramati nelle prossime ore.
A preoccupare maggiormente è anche la possibilità che alcuni torrenti, già oltre la soglia di guardia, possano ulteriormente ingrossarsi. Gli operatori stanno lavorando per proteggere le aree più esposte e garantire la sicurezza dei residenti, mentre i volontari continuano a distribuire materiali assorbenti e a rinforzare le barriere temporanee. In molte zone l’azione rapida delle squadre di soccorso ha evitato situazioni ben più gravi, ma resta aperto il timore che un nuovo peggioramento possa mettere in difficoltà comunità già provate. In questo contesto, la capacità di risposta del territorio si conferma essenziale per fronteggiare un’emergenza che, secondo gli esperti, potrebbe protrarsi ancora. Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’evoluzione del quadro meteorologico e la tenuta delle infrastrutture già messe a dura prova.
