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Divieto riscaldamento, quest’inverno devi cambiare tutto l’impianto o resti al freddo | Grave rischio per la salute

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Si corre ai ripari per il freddo - pexel - romait.it

Da oggi solo maglioni e coperte. Diciamo addio ai riscaldamenti, ormai sono vietati per sempre

Sta per arrivare il primo vero freddo della stagione, eppure in molte città italiane si parla di un presunto divieto di accendere i riscaldamenti domestici. Una notizia che ha gettato nel panico migliaia di famiglie, convinte che il governo abbia deciso di limitare l’uso di caldaie, termosifoni e stufe per motivi ambientali.

Nei condomìni si moltiplicano le domande, sui social si rincorrono i post di chi teme sanzioni salate, e in rete circola l’allarme: “vietato accendere i riscaldamenti, arrivano i controlli”.

La paura cresce di ora in ora, anche perché il meteo non promette nulla di buono. Le temperature sono in calo e in molte regioni si attende una nuova ondata di gelo. Molti si chiedono come fare.

Alcuni raccontano di aver già tirato fuori le stufe elettriche o di aver prenotato interventi di manutenzione alle caldaie, salvo poi scoprire che tutto ciò “non servirà più”. A peggiorare la confusione, la voce secondo cui sarebbero previste multe per chi non rispetta il divieto.

Come affrontare il freddo invernale

Eppure, al di là dei timori e delle dicerie, il tema del riscaldamento domestico resta da tempo centrale. Negli ultimi anni, complice la crisi energetica e le politiche ambientali europee, molte famiglie hanno scelto di investire in soluzioni più sostenibili. Il Superbonus e le varie agevolazioni per l’efficientamento energetico hanno spinto migliaia di cittadini a sostituire infissi, caldaie, e a installare pannelli solari o pompe di calore.

Tuttavia, anche con un ottimo isolamento termico, il problema rimane: durante i mesi più freddi, una fonte di calore diretta è indispensabile. Soprattutto nelle zone collinari o nelle abitazioni più datate, dove dispersione e umidità sono ancora difficili da contenere.

Nonostante gli sforzi per ridurre i consumi, le famiglie continuano ad affidarsi ai sistemi tradizionali per garantire comfort e salute, e l’idea di restare “al freddo per legge” appare semplicemente impensabile.

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Divieto di riscaldarsi – pexel – romait.it

Come funzionerà il divieto

Ed è proprio qui che arriva la precisazione: nessun provvedimento nazionale ha vietato l’uso dei riscaldamenti in Italia. L’allarme, infatti, nasce da un caso specifico che riguarda Napoli, dove l’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza straordinaria legata all’emergenza smog. Come riporta il sito Fanpage.it, nella città partenopea è stato vietato l’uso di stufe e camini a legna o pellet, così come l’accensione di fuochi all’aperto, a causa dei livelli di inquinamento troppo elevati registrati negli ultimi giorni. La misura è temporanea e rientra nel pacchetto di provvedimenti pensati per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nei periodi in cui l’atmosfera è più stagnante e le polveri sottili tendono a concentrarsi.

In pratica, chi vive a Napoli e utilizza stufe o camini per riscaldarsi dovrà sospendere l’uso di questi dispositivi per alcuni giorni, fino a nuova comunicazione. L’obiettivo non è certo lasciare le famiglie al gelo, ma contenere l’inquinamento dovuto alla combustione di legna e pellet, tra le principali fonti di particolato fine in città. Al momento la previsione prevede lo spegnimento fino al 31/12/2025.