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Divieto di transito per 90 mila motorini

Dal 1° novembre stop agli euro 1 nell’anello ferroviario

A partire dal 1° novembre partirà il divieto di transito per novantamila motorini, nello specifico parliamo di ciclomotori e motocicli euro 1, considerati i più inquinanti nel ramo delle ‘due ruote’.
Non potranno più transitare all’interno dell’anello ferroviario e a garantirlo sarà una multa da 155 euro per chi non rispettasse il divieto.
L’entrata in vigore era già stata prorogata dalla giunta Alemanno, che con apposita ordinanza aveva congelato la situazione fino ad oggi. Ora, in vista di una scadenza che preoccupa molti, sono gli stessi motociclisti a chiedere al Comune di prendere una decisione, questa volta definitiva: «Sostenere che le "due ruote" creano inquinamento è demagogia, neanche in un periodo di crisi come questo viene riconosciuto il contributo di scooter e motocicli alla mobilità sostenibile», spiega Pier Francesco Caliari, direttore generale di Confindustria Ancma, mobilitata con la Federazione motociclistica italiana.

Al riguardo non è affatto chiara la posizione del Comune, così alcune associazioni hanno lanciato l’sos: «Nella Capitale l’ingresso anche dei veicoli euro 1 garantisce alla popolazione di evitare inutili ingorghi e perdite di tempo in aree congestionate, senza una nuova deroga si prospetta un quadro catastrofico e fortemente penalizzante per tutti coloro che si spostano in città», scrivono Confindustria Ancma e Federazione motociclistica italiana. «Il caso romano – continuano – è sintomatico di un atteggiamento dogmatico e di fastidio che molte amministrazioni manifestano nei confronti dei mezzi a due ruote e dei loro utilizzatori, senza tenere in nessuna considerazione gli enormi vantaggi in termini di smaltimento del traffico e riduzione dell’inquinamento». Poi, l’aspetto economico: «In una fase economica di grave sofferenza sono inimmaginabili provvedimenti restrittivi dell’utilizzo di mezzi che offrono ai propri utilizzatori costi di gestione contenuti».

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