Dichiarazioni shock di Vittorio Feltri ad Atreju
Vittorio Feltri a Roma per parlare di omofobia, adozioni e matrimoni gay
"Sono conservatore, ma in un Paese dove non c'è nulla da conservare il problema non si pone" – ha detto ieri Vittorio Feltri. L'editorialista de Il Giornale, ospite di Atreju a Roma per parlare di omofobia, adozioni e matrimoni gay, ha colpito il pubblico con affermazioni forti.
"Sono sempre stato libertario, non sono contro l'aborto, sono favorevole alla dolce morte" – precisa Feltri, che a giugno di quest'anno si è iscritto all'Arcigay, in merito ad una presunta svolta aperturista. In estrema sintesi, perchè il giornalista – a pochi minuti dall'inizio – già ha annunciato di non avere molto tempo a disposizione, "esser liberi significa concedere a chiunque il diritto di comportarsi come meglio crede nell'ambito di normative che si adeguino alla società" – dichiara.
"Che ti frega se due dello stesso sesso si sposano?" – domanda Feltri ad un pubblico che adesso fatica a trattenere il disappunto. Anche lui appare surriscaldato. Decide di rilanciare, passando dalla difesa delle unioni omosessuali all'attacco di quelle tradizionali. "La sacra famiglia non è quel nido d'amore", bensì il luogo dove più frequentemente si verificano "episodi di pedofilia e fatti di sangue" – accusa Feltri. A questo punto la platea non ci sta più. Qualcuno protesta e lui… se ne va