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De Rossi: ricorso respinto. Baldissoni e Sabatini non ci stanno

La Corte Federale converte in ammenda la squalifica della Curva Sud ma conferma lo stop a capitan futuro

 

 

Una vittoria ed una sconfitta per la Roma. La Corte Federale, infatti, ha convertito in ammenda la squalifica della Curva Sud sospesa per i buu razzisti a Balotelli, in occasione di Milan Roma. Al contrario confermato lo stop di tre giornate per Daniele De Rossi.

LE PAROLE DEL DG BALDISSONI Prima del verdetto il DG Baldissoni aveva espresso la posizione della società sul caso: "La prova televisiva non è applicabile perchè l’episodio è avvenuto sotto gli occhi di tre arbitri che guardavano verso quella direzione. Possiamo parlare di moviola ma non di prova tv. Bergonzi ha visto benissimo perchè non si può parlare di episodio violento, ricavabile solo da un frame tv. Il fatto che Icardi non abbia reagito è la prova è che non sia stato un episodio violento. De Rossi è voluto venire a ribadirlo.

C’era stato un episodio tra Mauri e De Rossi un po’ di tempo fa ma la società non aveva voluto fare ricorso perché, d’accordo con il giocatore, De Rossi sapeva di non aveva operato opportunamente. L’episodio con l’Inter invece è differente, essendo una chiarissima situazione di gioco, vista ma non sanzionata dagli arbitri”.

SABATINI A ROMA CHANNEL "Il fatto non sussiste. So che non sono popolare per la cognizione della collettività: ma quello che ha fatto Daniele credo sia stato solo un eccesso tattico, una contromisura in un grappolo di uomini in area di rigore. Lui lo ha fatto troppo vivacemente ma non ha toccato con il pugno l’avversario. Non c’era alcuna cattiveria, la definirei furbizia. L’arbitro vede il grappolo di uomini ma non vede, perchè non c’è, il pugno. E’ una cosa eccessiva la conseguenza che si è configurata: mi è dispiaciuto. La televisione determina gli indirizzi, i pensieri e le decisioni: oggi siamo al loro servizio ma lì c’è stata la prima condanna del giocatore: per me è improprio, l’arbitro stava guardando. La prova televisiva si invoca quando l’arbitro non guarda. L’ho vissuta molto male questa cosa: nè dialettica, nè contraddittorio. Non penso mai ai complotti, credo in un calcio sano, stradaiolo: sono libero nei pensieri però vedo che la Roma è diventata l’oggetto presso le quali si applica la pena esemplare, la condanna esemplare. Una cosa sinistra. Non penso che nè questo club, nè questa città meriti questo trattamento".

IL DISPOSITIVO DELLA CORTE FEDERALE Questo nel dettaglio il verdetto della Corte Federale:

"avverso le sanzioni:
– ammenda di € 50.000,00;
– obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Sud” privo di spettatori seguito gara Milan/Roma del 16.12.2013 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 94 del 17.12.2013) ACCOLTO e, per l’effetto, annulla la sanzione inflitta.

Ricorso A.S. ROMA
avverso la
sanzione della ammenda di € 50.000,00 con diffida inflitta alla reclamante seguito gara Bologna/Roma del 22.2.2014 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 135 del 25.2.2014) PARZIALMENTE ACCOLTO, e, per l’effetto, riduce la sanzione inflitta ad € 30.000,00 con diffida".

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