Crollo alla Torre dei Conti a Roma: operaio estratto vivo dopo 10 ore sotto le macerie
Crollo alla Torre dei Conti, vicino ai Fori Imperiali: un operaio romeno di 66 anni salvato dopo 10 ore sotto le macerie. Aperta un’inchiesta per disastro colposo

Mattinata di paura nel centro storico di Roma. Intorno alle 11.20 di lunedì 3 novembre, una parte della Torre dei Conti, storico edificio medievale in largo Corrado Ricci, a pochi passi dai Fori Imperiali, è improvvisamente crollata durante lavori di ristrutturazione.
Paura nel cuore di Roma, crolla parte della Torre dei Conti: un operaio salvato dopo ore di angoscia
Cinque operai si trovavano nel cantiere al momento del cedimento: quattro sono stati messi in salvo quasi subito, mentre un quinto, un 66enne di nazionalità romena, è rimasto intrappolato per oltre dieci ore tra le macerie del primo piano. Solo in serata, al termine di una complessa e rischiosa operazione di soccorso, l’uomo è stato estratto vivo, ferito ma cosciente.
Crollo alla Torre dei Conti, le prime ore dei soccorsi e il salvataggio eroico
L’allarme è scattato pochi minuti dopo le 11, quando un forte boato ha scosso la zona tra via dei Fori Imperiali e via del Colosseo. “Ho sentito un rumore di calcinacci, poi ho visto un operaio cadere”, ha raccontato una cameriera di un ristorante vicino, ancora scossa per l’accaduto. In pochi minuti l’area è stata transennata e chiusa al traffico: sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e ambulanze del 118.
Le operazioni di soccorso sono state coordinate dai vigili del fuoco del gruppo Saf, specializzati in interventi speleo-alpino-fluviali. I soccorritori hanno lavorato anche con il buio, scavando a mani nude tra le macerie per raggiungere l’uomo rimasto bloccato. “Rispondeva, era vigile e ci parlava, questo ci ha dato forza per non fermarci”, raccontano i pompieri. Dopo oltre dieci ore di sforzi ininterrotti, l’operaio è stato finalmente estratto e affidato ai sanitari, che lo hanno trasportato in ospedale in codice rosso ma fuori pericolo.
La vittima del crollo: un operaio esperto, rimasto sempre lucido
L’operaio ferito è un 66enne romeno, residente da molti anni a Roma e dipendente di una ditta di costruzioni del quartiere Prati, impegnata nel restauro della Torre. Secondo quanto riferito, l’uomo è rimasto intrappolato al primo piano, dove alcune travi e porzioni di muratura si sono staccate dopo il cedimento strutturale.
Durante tutto il tempo dell’attesa, non ha mai perso conoscenza e ha collaborato attivamente con i soccorritori, comunicando la propria posizione e aiutando a orientare gli interventi. Un comportamento lucido e coraggioso che, secondo i vigili del fuoco, ha salvato la sua vita.
Torre dei Conti, simbolo di Roma medievale: il crollo e i precedenti
La Torre dei Conti, costruita nel 1238 per volere di Innocenzo III, è uno dei monumenti medievali più imponenti di Roma. Alta originariamente oltre 50 metri, è stata nei secoli ridimensionata e restaurata più volte a causa di terremoti, incendi e modifiche urbanistiche.
Negli ultimi anni la struttura era oggetto di interventi di recupero e messa in sicurezza. Tuttavia, non è la prima volta che l’edificio finisce al centro delle cronache: in passato l’area è stata interessata da sgomberi per occupazioni abusive e da segnalazioni di degrado interno.
Il crollo di oggi riapre il dibattito sulla sicurezza dei cantieri nei siti storici e sulle difficoltà di intervenire su edifici antichi senza compromettere la loro stabilità. Un tema che, nel cuore di Roma, assume un valore ancora più delicato.
Secondo cedimento e indagini della Procura di Roma: ipotesi di disastro colposo
Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più complesse da un secondo cedimento avvenuto intorno alle 13, sotto gli occhi di vigili del fuoco e forze dell’ordine. Il nuovo crollo, fortunatamente, non ha provocato ulteriori feriti, ma ha rallentato le operazioni e costretto a un momentaneo allontanamento dei soccorritori per motivi di sicurezza.
Nel pomeriggio, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta: inizialmente per lesioni colpose, poi estesa al reato di disastro colposo. Il pm Mario Dovinola, accompagnato dagli agenti della polizia giudiziaria specializzata in infortuni sul lavoro, ha effettuato un sopralluogo nell’area.
Gli inquirenti disporranno nei prossimi giorni una consulenza tecnica per accertare le cause del crollo e verificare il rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere. L’attenzione si concentra in particolare sulla tenuta delle strutture portanti, sui materiali utilizzati e sulle autorizzazioni legate ai lavori di restauro.
Sgomento, solidarietà e richieste di chiarimenti
La notizia del crollo ha suscitato sconcerto e preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni. Il sindaco di Roma ha espresso solidarietà all’operaio ferito e ha ringraziato i soccorritori per la “professionalità e il coraggio dimostrati in condizioni estreme”. Anche le organizzazioni sindacali del settore edile hanno chiesto “piena chiarezza sulle cause” e l’adozione di controlli più severi nei cantieri che coinvolgono beni architettonici tutelati.
Molti residenti del centro storico, accorsi nei pressi delle transenne, hanno parlato di “un boato terribile” e di “una nuvola di polvere altissima” che ha invaso largo Corrado Ricci. Il traffico è rimasto bloccato per l’intera giornata, con pesanti ripercussioni sulla viabilità della zona dei Fori Imperiali.
Crollo Torre dei Conti, un segnale d’allarme sulla sicurezza nei cantieri storici
Il drammatico incidente alla Torre dei Conti riporta al centro del dibattito la questione della sicurezza nei cantieri urbani e nei siti storici. Ogni intervento su strutture antiche comporta rischi elevati, e l’equilibrio tra tutela del patrimonio e sicurezza dei lavoratori resta fragile.
Mentre la Procura avvia le indagini e la zona resta interdetta, resta il sollievo per la vita salvata dopo dieci ore di paura, ma anche l’amara consapevolezza che solo la fortuna e la professionalità dei soccorritori hanno evitato una tragedia ancora più grande.
