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Covid, è corretto o no essere pagati per fare divulgazione? Pregliasco: mai preso un soldo per andare in tv

Il virologo Fabrizio Pregliasco è tra i volti diventati più popolari durante la pandemia di Covid

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano è diventato uno tra i volti più popolari durante la pandemia di Covid. Lo scienziato afferma di non aver guadagnato nulla dalla sua attività di divulgazione scientifica. “Assolutamente mai percepito un soldo” per i miei interventi in tv, “solo il biglietto del treno piuttosto che l’albergo pagato dalla trasmissione in caso di trasferta”, ribadisce Pregliasco.

Io vivo tranquillo in un appartamento di 70 metri quadrati con un bagno. E’ quello di prima e sarà quello di dopo”, afferma sorridendo.

Esposizione diretta a un pubblico vasto di media cultura

La divulgazione scientifica è l’attività di comunicazione rivolta al grande pubblico delle nozioni e ricerche accademiche in forma accessibile e di facile comprensione. Si occupano di tale attività i divulgatori scientifici, che sono in genere scienziati, ricercatori, giornalisti, studiosi o esperti della materia.

Ma è corretto o scorretto prendere soldi per fare divulgazione? “Io non l’ho mai considerato un elemento necessario. Alla Statale insegno Igiene e medicina preventiva e la prevenzione è educazione alla salute, divulgazione scientifica, quindi ho sentito questo come elemento proprio di quello che insegno e che è connaturato all’attività di assistenza”, spiega Pregliasco.

Certo, “quello che ho fatto io è stato intervenire sulla cronaca”, diverso è “se c’è una costruzione più articolata di un lavoro alla Piero Angela, in quel caso – afferma il virologo – essere pagati ci sta“. (Adnkronos)