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Covid-19, lo dicono i dati: tuteliamo gli over 70 e gli altri liberi tutti

Proviamo a escludere la fascia degli over 70 da tutti i valori nazionali sui contagi e soprattutto sui decessi da covid-19

Covid-19, over 70

Covid-19, over 70

Siamo stati presi di sorpresa. Ci può stare quando vieni preso alle spalle o all’improvviso come nel caso di un nuovo virus. La risposta è stata per alcuni versi sconclusionata, ma specie nella prima fase, forte e ha retto l’urto. E poi? Poi come spesso accade non si è fatto tesoro dell’esperienza acquisita. Non si è ragionato in modo deduttivo. Si è continuato ad affrontare il problema da un punto di vista esclusivamente induttivo. Si è in poche parole, rincorso il virus.

Ci si è si giustamente prodigati nel dispensare informazioni e indicazioni sui comportamenti da attuare e il legislatore ha compiuto sforzi enormi nel garantire la stabilità sociale, ma dal punto di vista pienamente oggettivo cosa in realtà è sfuggito? Succede spesso che la visione d’insieme di un problema finisce per distogliere o comunque offuscare anche la semplicità che si cela dentro la soluzione. Tanto che si finisce spesso a formulare teoremi complicatissimi e difficili da attuare quando invece la soluzione è già nella più banale formula matematica di una addizione o una sottrazione.

Nel caso della Covid-19 ad esempio sappiamo che c’è una generazione che più delle altre soffre il virus. Una generazione, quella degli over 70 che determina il range di mortalità di questo virus particolarmente elevato. Una fascia di età che soffre terribilmente le conseguenze del contagio e che indirettamente determina anche il sovraffollamento delle strutture sanitarie. Immaginiamo di escludere da tutti i valori dell’analisi sul covid-19 la fascia degli over 70. La risultanza clinica che ne uscirebbe sarebbe paragonabile a quella di una malattia come il raffreddore.

L’indice di mortalità crollerebbe drasticamente fino a percentuali vicino allo zero. Calcolando che la mortalità degli over 70 è dell’85% sul totale dei 38.122 decessi avuti fino ad oggi in Italia, l’indice di mortalità residuo sarebbe intorno allo zero virgola zero qualcosa (dati curva dei contagi Corriere della sera ).

Ma è possibile non tenere conto di un’intera generazione?

Dal punto di vista clinico sicuramente no. Sarebbe come camuffare un dato. Ma dal punto di vista pratico, reale, della gestione sanitaria, farebbe una grandissima differenza. Che significa? Significa che un’intera generazione, quella più fragile e più soggetta al virus è stata dimenticata. Calcolata e statisticamente stimata ogni giorno ma oggettivamente dimenticata e lasciata a sé stessa. Non si è fatto nulla realmente per proteggerla. Nulla per isolarla e garantirle comunque la sopravvivenza.

Sarebbe bastato censire la popolazione in oggetto e creare una vera e propria rete di supporto sociale che permettesse a tutti i nostri anziani di superare questo momento in sicurezza. Sarebbe bastato offrire la possibilità di essere accompagnati nella gestione del quotidiano senza rischiare i contatti, ad esempio con un circuito di consegna dei farmaci e dei viveri. Un supporto psicologico per affrontare la solitudine e il distanziamento. Una serie di canali preferenziali per l’assistenza medica di cui hanno specificatamente bisogno. Si sarebbe trattato solo di pura organizzazione, di pura programmazione, di semplice concezione vera del sociale.

Questo significa fare politica, questo dovrebbe essere un vero modello di società e verso questo tipo di sistema si dovrebbero puntare le politiche. Proteggendo le persone più vulnerabili dal contagio avremmo automaticamente ridefinito questo virus anche dal punto di vista clinico e sanitario. Ma l’uomo ancora una volta dimostra di essere vittima di sé stesso e di quel meraviglioso organo che la natura gli ha offerto, il cervello.
Ora rincorriamo con fatica e con il fiato corto il virus. Sarebbe bastato sottrargli il terreno sul quale si fa grande per ridimensionarlo.

La soluzione può risultare semplicistica ai più, ma la matematica stessa sulla quale oggi siamo ormai abituati a leggere il virus ci offre la soluzione.
Potrà risultare costosa la sua applicazione, ma basta pensare alla enorme mole di risorse economiche fin oggi impegnate. Un’argomentazione del genere può creare infinite controversie, ma un dato di fatto è ineludibile, con molti meno morti, il virus sarebbe risultato meno grave.

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