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Corteo call center, no alla delocalizzazione

CGIL, CISL, UIL, UGL in piazza contro delocalizzazioni e dumping

È partito da piazza della Repubblica il corteo dei lavoratori dei call center. Allo sciopero e la manifestazione hanno aderito le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL E UGL. Con questa manifestazione si chiede il miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori del settore, da tempo in difficoltà. ‘Contro delocalizzazioni e dumping’ – questa la scritta su uno striscione in testa al corteo.

Un altro problema è che, molto spesso, società straniere vengono scelte al posto di quelle italiane per via dei costi più bassi. Lavoratori e sindacati chiedono quindi un rilancio del settore e una nuova regolamentazione, che preveda l'abolizione delle gare al massimo ribasso che spesso non coprono il costo dei salari, favorendo irregolarità e pratiche lavorative in nero.

Il corteo dei manifestanti ha percorso via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti, per giungere, infine, in piazza Santi Apostoli. 

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