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Coronavirus, le scuse più incredibili dei romani ai vigili per giustificarsi

I romani fermati ai posti di blocco intensificati si giustificano nei modi più diversi agli agenti in strada pur di non ricevere sanzioni

"Le giustificazioni che adducono i cittadini sono le più variegate: magari ci dicono che devono andare in farmacia, che hanno sotto casa, eppure li fermiamo in macchina". A dirlo è il comandante della Polizia di Roma Capitale, Antonio Di Maggio in una intervista all'agenzia Dire. I romani fermati ai posti di blocco intensificati per controllare gli spostamenti in seguito alle misure anticontagio del Governo, si giustificano nei modi più diversi agli agenti in strada pur di non ricevere sanzioni.

"Noi cerchiamo di correlare gli indirizzi di residenza con le autocertificazioni e conseguentemente con i luoghi di destinazione. Questo vale anche per chi va a fare la spesa", sottolinea Di Maggio. "C'è chi ci ha detto che stava andando a trovare la sua amica o 'amante'. In altri casi abbiamo fermato cittadini che volevano andare fuori Roma e hanno inventato le scuse più incredibili: come ad esempio le perdite di acqua dentro le seconde case al mare o in montagna". (Ago/ Dire) 

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