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Contro i furti di rame dal Viminale un protocollo per la legalità

Prevista anche la nascita di un Consorzio di Rame, per la commercializzazione, lo smaltimento e la gestione del rame

A Roma e nel Lazio, ma non solo, il furto di rame è ormai all'ordine del giorno. Nella Capitale, in particolare, nell'ex centro direzionale dell'Alitalia di via Marchetti, alla Magliana, quest'atto si ripete quasi quotidianamente.

PROTOCOLLO LEGALITA’ – Per questi motivi, si è sentita la necessità di siglare un protocollo di legalità contro i furti di rame: è questa la novità del Viminale – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dove questo protocollo verrà sottoscritto, alla presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Il protocollo vede la collaborazione non solo del Viminale, ma anche, e soprattutto, dell’agenzia delle Dogane dei Monopoli, di Ferrovie dello Stato Italiane Spa, Enel Spa, Telecom Spa, Anie, ed è esteso anche a Confindustria e a Vodafone Omnitel B.V.

Secondo una nota del Viminale, il protocollo è “finalizzato a fornire ulteriore impulso al percorso di legalità intrapreso con la stipula dell’Accordo firmato il 24 febbraio 2012”.

CONSORZIO DI RAME – È prevista, inoltre, la costituzione del ‘Consorzio di Rame’, secondo quanto riferisce l’agenzia OmniRoma. Si tratta di un Consorzio per “la commercializzazione, lo smaltimento e la gestione dei materiali in rame in uso alle aziende aderenti al Consorzio, al fine di contrastare la vendita del rame oggetto di furto e, di conseguenza, incidere concretamente sulla filiera della ricettazione”.

I DATI SUI FURTI – Da Gennaio 2014 a Maggio 2014, nel Lazio, sono stati 55 i furti di rame lungo le linee ferroviarie che hanno coinvolto “998 treni, provocando un ritardo complessivo di 18.754 minuti di ritardo, pari a circa 313 ore, per un totale di 17.038 chili di rame trafugati e un danno calcolabile in 304.597 euro”. A rendere noto questi dati, è FS italiane, proprio in occasione della sottoscrizione del Protocollo, oggi, al Viminale.

Preoccupanti anche i dati sui tentativi di furto, i quali – al pari dei colpi riusciti – provocano comunque disagi alla circolazione. I tentativi di furto, sempre secondo quanto spiega FS, hanno riguardato “137 treni, che hanno complessivamente registrato 2.515 minuti di ritardo (circa 42 ore)”.

I DATI DEGLI ANNI PRECEDENTI – Nel 2013, invece, sono stati “231 gli episodi di furto; 2707 i treni coinvolti per 39.409 minuti di ritardo (657 ore) e sono stati asportati 144.669 chili di rame per 1.521.113 euro di danni”.

Nel 2012, invece, si sono registrati “210 episodi per 125.235 chilogrammi di rame asportati pari a 1.441.579 euro di danni; i treni interessati dai ritardi sono stati 1800 per complessivi 29.000 minuti di ritardo (484 ore)”.

LE LINEE MAGGIORMENTE COLPITE – Nel Lazio, in particolar modo, vittime dei furti e dei tentativi di furto sono: lalinea FL2 Roma Tiburtina – Sulmona; il Nodo Roma; la linea AV/AC Roma – Napoli; la FL1 Orte – Fiumicino Aeroporto; la FL7 Roma Termini – Formia e linea FL6 Roma Termini – Cassino.

TRACCIABILITA’ DEL RAME – “Per prevenire la piaga dei furti di rame si punta a costituire un Consorzio tra le aziende per arrivare alla tracciabilità del materiale, così da impedire la vendita di quello rubato”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al Viminale per sottoscrivere il Protocollo, che ha l’obiettivo – spiega – di “realizzare una sinergia tra il sistema della sicurezza pubblica e le aziende private: il furto di rame significa interruzione dell'energia elettrica e quindi della produzione, provoca un danno economico enorme. I dati statistici indicano un calo del reato, ma non bisogna abbassare la guardia”.

Per quanto riguarda la tempistica, il Consorzio potrebbe essere pronto entro i prossimi 60 giorni.

*ultimo aggiornamento, 09/07/2014, ore 12.35

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