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Conferenza Conte, Claudia Fusani davvero censurata o trattamento equo?

In molti notano che Claudia Fusani non è stata ostacolata nel porre una seconda domanda, ma nell’incalzare il presidente a rispondere alla precedente

Claudia Fusani

Claudia Fusani

Ieri, 30 dicembre, la conferenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime del Covid e i loro famigliari. Gli argomenti trattati sono stati molti: l’aumento degli indigenti in Italia, la ripresa economica, il Recovery Plan, il tema più “caldo” quello del piano vaccinale e dell’eventuale obbligatorietà dei vaccini per la popolazione. Argomenti trattati anche attraverso le domande dei giornalisti presenti.

Quando è arrivato il turno di Claudia Fusani (di Tiscali News), il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna la blocca con la motivazione che per ogni giornalista è permessa una sola domanda. Eppure sui social monta la polemica. In molti infatti notano che la Fusani non è stata ostacolata nel porre una seconda domanda, ma nell’incalzare il presidente a rispondere alla precedente, da cui lui si era svincolato. Così si è iniziato a parlare di “censura”. Non è certo la prima volta che accade durante l’incontro tra cronisti e presidente. Eppure nell’Ordine il fatto non sembra creare scompiglio.

Claudia Fusani censurata?

Rivediamo come si è svolto il dialogo con la brusca interruzione.

La Fusani: “Ciascuno di noi si ricorda che le era stato chiesto fin da luglio di fare mente locale sul Recovery Plan e una svolta dallo stesso segretario Pd Zingaretti. Perché l’approccio non è stato cambiato prima, perché siamo arrivati con questo ritardo? La sua squadra di governo è ancora la più bella del mondo? Infine, perché il Parlamento non ha ancora ricevuto il cronoprogramma della campagna di vaccinazioni?”.

“Per quanto riguarda agosto, faremmo un torto ai ministri, ad Amendola, alle amministrazioni periferiche, ai sindaci…”, risponde il premier.

Quindi la Fusani interviene con decisione: “Non ci sono i progetti, presidente!”. “Dobbiamo rispettare chi ha lavorato ad agosto e non è andato in vacanza, lei deve comprendere che c’è una riservatezza… Lei non può pensare che i progetti che verranno poi sintetizzati politicamente siano nati dal nulla. Siamo partiti lontano, da villa Pamphili con tutte le forze del Paese. Sono arrivati oltre 600 progetti, adesso nel documento tecnico ce ne sono 50-52 e alla fine vedrete come verranno presentati, con centinaia di pagine ciascuno. Sul Recovery Plan dobbiamo declinare un cronoprogramma…”. Si difende Conte.

“E allora perché…”, la Fusani prova a intervenire ma Verna la interrompe: “Prego la segretaria di sala di togliere la parola alla collega, sono un fanatico dell’articolo 3 della Costituzione. Mi spiace Claudia, ma la legge è uguale per tutti”.

Secondo voi è stato un episodio di censura o è stata osservata una norma di trattamento equo valida per tutti?

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