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Ciocchetti (FdI): “Tutelare gli interessi dell’Italia e degli italiani non è da sovranisti”

“Noi – dice Luciano Ciocchetti – abbiamo un pensiero ben preciso su come vogliamo rilanciare il Paese, sulle priorità e le emergenze”

Luciano Ciocchetti, candidato Fratelli d'Italia parla in pubblico

Luciano Ciocchetti

On. Ciocchetti, oggi grande manifestazione a Piazza del Popolo. Siete pronti?

“Prontissimi! Giorgia Meloni non poteva scegliere slogan migliore per questa campagna elettorale. Pronti! Noi ci siamo e anche io ci sono, e di questo ringrazio lei e tutta la classe dirigente di Fdi per la fiducia e la stima riposta nei miei confronti.”

Una campagna elettorale particolare. In piena estate e breve. Come l’avete affrontata?

“Direi di corsa e non potrebbe essere diversamente. Di campagne elettorali ne ho fatte tante e per un politico sono un momento veramente speciale, direi esaltante, che richiede tanta passione, impegno e anche sacrificio. Il collegio uninominale Roma 6, dove correrò in rappresentanza di tutto il centrodestra, è molto grande. Si va dalla Magliana fino a Colli Portuensi per arrivare a Fiumicino, Fregene e Maccarese. Lo sto girando in lungo e in largo, a me il contatto con il territorio e la gente è sempre piaciuto, ci sono abituato.”

Che significato ha la sua presenza dentro Fratelli d’Italia, lei che è sempre stato uomo di centro?

“Questa mia candidatura è il coronamento di un lungo percorso iniziato circa 10 anni fa quando insieme a tanti amici partecipammo a ‘Officine per l’Italia’, un laboratorio politico per un nuovo centrodestra. Ma la vera svolta c’è stata nel 2018 quando alla festa di Atreju aderimmo all’appello lanciato da Giorgia Meloni che invitava i moderati ad allargare il perimetro entro il quale fino ad allora si era mosso Fratelli d’Italia. Ecco, penso di poter dire di rappresentare all’interno di questo contenitore politico la parte moderata, quella per la quale mi sono sempre battuto e che ha contraddistinto la mia carriera politica.”

Possiamo dire che Giorgia Meloni ci ha visto lungo nell’allargare i confini del suo partito?

“Assolutamente sì. Giorgia Meloni è una donna intelligente, molto preparata e direi coraggiosa. Ha avuto il grande merito di fare un’apertura politica che forse in pochi, se non nessuno, pensavano mai si potesse realizzare. Ha fatto incontrare due anime , quella della destra con i suoi valori e quella del centro cattolico e liberale, tanto che Fdi è entrata nella grande famiglia dei conservatori europei e lei stessa è diventata due anni fa Presidente dell’ECR. Se i sondaggi ci indicano al 24% e ci danno come primo partito italiano, qualcosa vorrà pure dire.”

Una delle tante accuse che viene rivolta a Fratelli d’Italia è di essere un partito sovranista. Che significa per lei essere sovranisti?

“Oggi chi parla di tutela degli interessi nazionali e di difesa della patria viene definito sovranista. Francamente è un’accusa che non sta in piedi, utilizzata in modo strumentale da una certa sinistra che in questa campagna elettorale ha scelto di puntare tutto sulla demonizzazione dell’avversario. Noi abbiamo un pensiero ben preciso su come vogliamo rilanciare il Paese, su quali sono le priorità e le emergenze da affrontare. Altri preferiscono appiccicare etichette fuori dalla storia.”

Per quale motivo gli elettori dovrebbero votarla?

“Non faccio proclami, per carità. Nel corso di tanti anni di attività politica ho avuto la fortuna (e penso anche il merito) di ricoprire diversi incarichi a tutti i livelli e ho cercato di svolgere il ruolo che mi è stato affidato sempre alla stessa maniera, con lo stesso spirito di servizio e di attenzione al bene comune. Sono stato e sarò sempre a disposizione della collettività, al servizio dei cittadini e del territorio. Sono pronto!”