Centocelle, movida e bolidi: corse clandestine frequentate da giovanissimi
Non è solo un problema di sicurezza: per chi abita lungo via dei Castani o nei pressi di piazza dei Mirti, ogni weekend diventa una prova di resistenza

Via dei Castani e piazza dei Mirti, a Centocelle, di giorno luoghi di mercato e di vita di quartiere, di notte si trasformano troppo spesso in una pista clandestina. Non è una scena da film, ma l’incubo di chi abita nella zona e da mesi denuncia il frastuono dei motori, la musica sparata a tutto volume e il rischio di incidenti.
Raduni tra locali e strade residenziali
Il copione è sempre lo stesso: dopo la serata nei locali, gruppi di giovani si radunano intorno alle auto elaborate o a bolidi a noleggio. Le sgommate diventano attrazione, le derapate un rituale da riprendere e condividere online. Intorno, decine di spettatori, anche adolescenti. Alcuni di loro, come accertato dai Carabinieri, arrivano persino armati: un 14enne è stato fermato con un coltello.
Blitz e controlli: il bilancio dell’ultimo fine settimana
Nell’ultimo servizio mirato, i militari hanno fermato 63 persone e ne hanno denunciate 7. Tra queste, un 52enne con documenti falsi e hashish in tasca, due ventenni al volante senza patente, un 22enne in evidente stato di alterazione. È l’identikit di una realtà fatta di esibizionismo, illegalità e rischio.
I residenti a Centocelle chiedono tregua
Non è solo un problema di sicurezza: per chi abita lungo via dei Castani o nei pressi di piazza dei Mirti, ogni weekend diventa una prova di resistenza. «Non si dorme più» raccontano i residenti, che si sono rivolti in massa alle forze dell’ordine e al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. La Prefettura ha preso atto delle denunce e i blitz sono diventati più frequenti.
Non solo Centocelle: le altre zone calde della Capitale
Anche Ponte Milvio, il lungotevere di Prati, l’Anagnina e persino Fiumicino compaiono nella mappa dei raduni. In ogni quartiere la dinamica è simile: motori potenziati, musica ad alto volume, folla che si raduna e auto che sfrecciano. Un fenomeno che, se non arginato, rischia di diventare normalità.
Una sfida che riguarda tutti
La repressione, con multe e sequestri, è necessaria. Ma da sola non basta: occorre un cambio culturale, soprattutto tra i più giovani. La sicurezza delle strade passa anche dalla consapevolezza collettiva. Centocelle e le altre zone calde della Capitale diventano così un banco di prova: Roma può scegliere se lasciare che la notte sia dominata dai motori o restituirla ai cittadini che vogliono semplicemente vivere il quartiere.