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Ce sei mai stato in mezzo ar traffico de Roma?

Ore e ore nel traffico: la simpatica denuncia di una residente del Centro storico

“Alla cortese attenzione del Sindaco” titolava l’oggetto della mail di denuncia con cui Giulia, nostra lettrice ventiseienne, aveva cercato di contattare Marino ed il suo staff per segnalare i gravi disagi alla viabilità causati dalla ‘pedonalizzazione’.

La preoccupazione di Giulia e dei tanti residenti del triangolo Celio-Esquilino-Monti non è solo legata alla mobilità, ma anche alle significative emissioni di Co2 che giornalmente finiscono nei loro polmoni. “Scrivo perché la situazione delle nostre strade e del nostro quartiere sta diventando insostenibile. Smog, traffico e alta velocità mettono a rischio le nostre vite un giorno dopo l'altro – si legge nel testo – Personalmente vorrei muovermi in bicicletta, proprio come il caro Sindaco, ma non ho piste ciclabili da percorrere e la zona in cui abito (via Merulana, ndr) è sotto assedio automobilistico”.

Come lei molti altri residenti, commercianti e comitati di quartiere avevano scritto e manifestato, mettendo in atto proteste che hanno trovato la loro massima espressione nel grande movimento di ‘Occupy Labicana’, più volte protagonista di flash-mob nell’area urbana limitrofa al Colosseo.

Quanto detto accadeva in data 02/10/2013 e a distanza di quattro mesi nessuna mail di risposta e nessun miglioramento tangibile. Così Giulia ci riprova, e stavolta sceglie un modo decisamente più originale e leggero. Con un video di pochi minuti la ragazza decide di documentare la fluidità del percorso che è costretta ad affrontare ogni mattina per recarsi a lavoro con la sua autovettura. Code, semafori, stop e alla fine di tutto, non è finito proprio un bel niente perché bisogna ancora trovare parcheggio. “Il tragitto casa-ufficio è di soli 3km, eppure per farlo impiego fino a 3 volte il tempo stimato in condizioni di normale viabilità” – racconta Giulia, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.

Teresa Belton, scienziata inglese, sostiene in uno studio che la noia è «la linfa segreta della creatività». Questo video è stato ‘concepito’ durante una noiosissima attesa?
“L’idea nasce proprio dalla necessità di sfogare il senso di disagio e non cedere all’intorpidimento mentale. Mentre Roma è intasata dal traffico ed io sono intrappolata nell’abitacolo della smart, la mia mente si ritrova a fare lunghissimi voli pindarici, lunghi quanto l’attesa del mio turno per passare il semaforo”.

La colonna sonora del tuo video è molto avvincente. Quali sono le situazioni più ‘pericolose’ che ti trovi a dover affrontare ogni giorno?
“I problemi sono di varia natura. Primo su tutti e valido su tutto il territorio romano è l’assoluto malfunzionamento dei mezzi pubblici. Per quanto riguarda il centro storico, invece, trovo assurdo che ad affollare i suoi vicoli ci siano così tanti pulman turistici. Enormi bestioni meccanici che parcheggiano ovunque, anche in doppia fila, attorno al Colosseo. A loro non va attribuito solo il traffico, ma anche l’inquinamento ed il definitivo dissestamento del manto stradale, sempre più ‘groviera’. Ultima ma non meno importante la rivisitazione della viabilità secondo Marino: un delirio di sensi unici, una follia di girotondi attorno ai quartieri centrali, un’apoteosi di pianificazione apparentemente casuale. Ma dove vive il nostro sindaco? Merulana bloccata, Labicana bloccata, pedonalizzazione fittizia. Ma cos’è? Una candid camera?!”

Una ragazza decisamente visionaria come te, quali proposte sente di voler lanciare per risolvere il problema della viabilità cittadina?
“La macchina devo ammettere è un mezzo che prendo più che altro in sostituzione della bici, a tal riguardo avanzo la mia prima proposta: via i pulman e benvenute piste ciclabili protette (ammetto di aver copiato alla Regina Elisabetta l'idea…ma mi sembrava buona quando vivevo a Londra). Ed infine il potenziamo degli autobus, se i grandi riuscissimo a sostituirli con tanti piccoli bus elettrici sarebbe meglio. Rifacciamo il manto stradale, ma per bene. Rimettiamo i vecchi sensi di marcia che tanto di pedonale c'è giusto il corridoio di casa mia. Riduciamo le auto blu, non servono a nulla, sono enormi e generano traffico. Ne vedo troppe.”

E pensare che una volta quando si parlava di ‘pensatoio’ ci si riferiva a ben altro luogo. Le cose cambiano, e quello che possiamo augurarci alla luce del cambiamento è che il tempo dato agli automobilisti per pensare sia terreno fertile per iniziative creative come quelle di Giulia e magari (perché no?!) regali i natali ad un nuovo Heidegger.

*video ideato e realizzato da Giulia Grimaldi

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