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Roma. CasaPound, sgombero a piazza Perin del Vaga: i dettagli

Un dispiego di Forze dell’Ordine che viene giudicato eccessivo

Al via lo sgombero della sede del Blocco Studentesco al Flaminio. Alle prime ore del mattino di lunedì 23 marzo, le Forze dell’Ordine si sono presentate con circa 30 camion della celere e 200 celerini per sgomberare la sede dei giovani attivisti del Blocco Studentesco. In un primo momento i Carabinieri hanno chiesto ai giovani di uscire e portar via le loro cose, una volta ottenuta la risposta negativa, si è passati allo scontro fisico. 

I ragazzi del Blocco Studentesco, pur essendo una ventina, hanno provato infatti a difendere la loro storica sede, ma ne sono usciti ovviamente sconfitti. Una volta sgomberata la sede sono stati apposti i sigilli dalla Polizia Municipale e sono rimaste 4 pattuglie della celere con una trentina di uomini a sorvegliare la sede occupando la bellissima piazza Perin del Vaga, il cuore del quartiere Flaminio. I negozianti e i residenti si dicono sconcertati, non si comprende la necessità di tale numero di Forze dell’Ordine impiegate, né la presenza di un magistrato per l’operazione che è sembrata quantomeno esagerata. Il panificio di fianco è stato addirittura costretto a chiudere, mentre i cittadini evitano di attraversare la piazza, che sembra diventata una scena di guerra. 

Probabilmente questi 20 ragazzi dei licei romani uniti sotto la bandiera di un movimento scomodo, nascondevano invece pericolosi criminali, altrimenti non si spiegherebbe la portata di quest’operazione. O forse, viene considerata prassi la militarizzazione di un quartiere tutte le volte che bisogna sgomberare la sede occupata di un partito o movimento politico.

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