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Roma Casal Bertone, a scuola più di 10 furti in un anno

13 in tutto. La testimonianza di due genitori esasperati dai continui furti nella scuola di via Giuseppe Galliano

Siamo a Roma, in via Giuseppe Galliano, zona Casal Bertone, all’Istituto Comprensivo G. Di Liegro, sede Giovanni Randaccio. Siamo stati allertati da una chiamata di due genitori, che questa mattina hanno dovuto fare i conti con una realtà che ormai, ahinoi, conoscono molto bene: quella dei furti nella scuola dei loro figli. Non episodi sporadici, ma quasi la quotidianità. Da inizio 2014, ci raccontano A. e M., siamo a quota 13; 5 da inizio settembre; 2 questa settimana.

“Siamo esasperati, noi genitori non ce la facciamo più” – spiega M. a Romait. “Dopo gli ultimi furti, mi ero rivolta alla dirigenza scolastica, che mi aveva rassicurata. E nel frattempo se ne sono verificati altri 2”. Dalla scuola, però, sembra esserci “un rimpallo di competenze” – continuano a spiegarci. “Da una parte la scuola scarica la colpa sulla ditta che ha l’appalto della mensa, e la ditta che scarica sulla scuola”. Perché i furti messi a segno, e i tentativi di furti, si concentrano tutti nell’area della mensa, unica sia per la scuola materna, e quindi comunale, sia per quella elementare, e quindi statale. Generi alimentari: ecco il bottino. Talvolta, anche strumentazioni, come affettatrici o grattugie – ci spiegano – ma sempre legate all’area del cibo.

Il dato, comunque, resta uno: “Manca un sistema di allarme che sia funzionale e che funga da deterrente”. Perché, ci spiegano, i cancelli e le porte potrebbero essere scardinate anche da un bambino, per quanto risultano poco sicure. E le conseguenze, come è ovvio, si ripercuotono sulla sicurezza dei bambini, ma anche sulle condizioni igieniche. “Non sappiamo chi entra, potrebbe entrare chiunque”. In uno degli ultimi episodi, è stato ritrovato un cane randagio a mangiare un pezzo di carne sotto vuoto, caduto dopo uno dei tentativi di furto messi a segno.

“Come genitore ho minacciato anche un esposto alla Procura della Repubblica” – continua M. – “Voglio che sia verificata la situazione della scuola e che siano accertate anche eventuali responsabilità omissive”. 

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