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Casa, Marino: Il bonus è realtà. Chiusi i primi residence a Roma

Ricevute in Campidoglio le prime sei famiglie che hanno lasciato i residence per andare a vivere in casa grazie al bonus

Ricevute oggi in Campidoglio dal Sindaco Marino e da Francesca Danese le prime sei famiglie, bimbi al seguito, che hanno lasciato i residence per andare a vivere nelle proprie abitazioni grazie al bonus mensile, fino a 800 euro, messo a disposizione del Comune. Per loro da un residence a San Basilio ora una nuova vita in un appartamento a Ponte di Nona, dal residence di Dragona ad una casa sull’Ardeatina. Ma c’è anche chi si è voluto spostare da Casal Lumbroso ad Acilia, in un’abitazione di 60 mq con tanto di box auto al costo di 600 euro mensili.

Marino ricorda  “tante volte avevo sentito parlare dei residence prima di candidarmi, e in campagna elettorale ne visitai alcuni e rimasi molto turbato perché dal punto di vista igienico sanitario molti luoghi erano dei veri e propri lager, non compatibili con la dignità di un essere umano” e ha sottolineato “la cosa ancor più grave era che per 1800 famiglie l’Amministrazione spendeva una cifra incredibile, quasi 40 milioni. Il solo residence di Pietralata che abbiamo chiuso il 28 febbraio ospitava 38 famiglie  per un costo di 1,76 milioni di euro all’anno e all’Infernetto, chiuso anche quello, pagavamo 3900 euro per ogni appartamento”.

Per questo il 13 settembre del 2013, a soli due mesi dall’insediamento della nuova giunta, veniva approvata una delibera che ora trova attuazione e cambia la vita di molte persone. Il sindaco ha anche raccontato come questa importante iniziativa sia stata “boicottata” da chi ha interesse a che queste strutture non vengano chiuse, facendo circolare false informazioni tra coloro che vivono nei residence allo scopo di creare preoccupazione e incredulità, in persone che sono già molto provate dalla vita. “Ora -ha detto il sindaco-questa fase che ha consentito ad alcuni di arricchirsi e a molti di impoverirsi sempre di più, è chiusa per sempre”.

Tenerissimo il bimbo che per la gioia di poter fare una festicciola di compleanno in una sua casa vera, senza che gli invitati debbano più lasciare la carta d’identità all’ingresso, ha voluto sedersi tra Marino e l’assessore Danese. Un modo infantile di dimostrare la gratitudine, ma infondo è l’infanzia la parte più pura della vita. L’Amministrazione ha chiuso tutti i contratti in scadenza con i proprietari dei residence, e 800 euro (il massimo) vengono versati direttamente alle persone per pagare l’affitto dell’abitazione che scelgono. Il Campidoglio offre loro anche un ulteriore aiuto  mettendo a disposizione 5.000 euro (una tantum) da utilizzare, ad esempio,per l’arredamento iniziale. Sono centinaia le famiglie de residence che hanno già riempito i moduli per poter accedere al bonus e trovarsi una casa dignitosa.

Ma le buone notizie non finiscono qui. L’assessore Danese ha comunicato che in meno di tre mesi con questa operazione il Comune ha già risparmiato 3 milioni di euro e che nei prossimi giorni altri 2 residence saranno chiusi.
 

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