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Caos in consiglio comunale: colpito Marino

Il sindaco ha ricevuto una gomitata in una infuocata seduta sul bilancio

Nell'aula Giulio Cesare gli animi si sono accesi quando l'assessore capitolino al bilancio, Daniela Morgante, stava tenendo la sua relazione, salvo poi essere interrotta dai consiglieri di opposizione, che si sono avventati sugli scranni della presidenza del consiglio, lamentando irregolarita' procedurali sulla convocazione della seduta e sulla possibilita' di discutere emendamenti e ordini del giorno (solo la lista Marchini ne ha presentati circa 100 mila).

Particolarmente agitati erano Giordano Tredicine (ex Pdl), Alessandro Onorato (Lista Marchini) e Dario Rossin (Fdi). Quest'ultimo si e' avvicinato al presidente dell'Assemblea, Mirko Coratti, rimproverandogli la gestione dell'aula: nella totale confusione il consigliere ha colpito il sindaco Marino, il cui scranno si trova immediatamente al di sotto di quello di Coratti.

A quanto viene riferito, il primo cittadino ha lasciato il suo posto ed e' uscito tenendosi la testa, per poi essere medicato. Tuttavia la bagarre è proseguita, con Rossin che ha avuto una discussione accesa con il consigliere di Sel, Gianluca Peciola, degenerata fino al punto che l'esponente di Fdi ha dato uno schiaffo al collega, prima che i due venissero separati.

Ristabilito l'ordine, la seduta e' ripresa e Marino e' tornato in aula. Dopo la bagarre la seduta si e' riaperta con la relazione dell'assessore Morgante, che ha illustrato il bilancio 2013.

Immediata la solidarietà a Marino da parte di Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza capitolina, che in una nota ha affermato: "Esprimo al sindaco Ignazio Marino la mia solidarieta' per la gomitata ricevuta in aula ad opera dell'onorevole Dario Rossin". Mi auguro che in tutti gli esponenti dell'opposizione prevalga il senso di responsabilita' e che la discussione assembleare possa proseguire in un clima di distensione e di correttezza istituzionale".

Lo stesso Marino ha fornito la propria visione dei fatti: a suo avviso la gomitata di Rossin "non è stata involontaria. Non ho visto neanche chi fosse ma solo una figura urlante che usava turpiloquio. Ho un bernoccolo in testa. Non so chi sia e non sono intenzionato a conoscerlo» ha detto il sindaco tornando in aula, ai cronisti. "È uno spettacolo indecoroso – continua il sindaco – per degli eletti dal popolo che dovrebbero avere rispetto per l'aula Giulio Cesare e ciò che rappresenta da centinaia di anni".

Immediata la replica di Rossin: "Contesto la versione del sindaco Marino e lo invito a rivedere il video e a ritirare le sue dichiarazioni sulla volontarietà del mio gesto".

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