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Campidoglio, la protesta degli spazzini. Esplose due bombe carta

Le esplosioni hanno prodotto un fuggi fuggi generale oltre al grande spavento di turisti, visitatori e lavoratori dei capitolini

"Siamo oltre 1500. La rabbia dei lavoratori ha invaso il Campidoglio". Così una rappresentanza degli spazzini che sta manifestando sotto la sede del Comune di Roma, dove sono esplose anche due bombe carta. "Una rabbia comprensibile visto il silenzio del sindaco Marino, che con le sue dichiarazioni estemporanee rischia di spazzare via il buon lavoro fatto nei mesi scorsi per rilanciare l'azienda -proseguono- Senza un cambio di rotta e un confronto trasparente si assume la responsabilità di portarci allo sciopero. Come dice il nostro slogan, #LavoriAMOxROMA e speriamo di non restare i soli a farlo". Il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, ha sottolineato che "nonostante la lettera inviata ai capigruppo è imbarazzante il silenzio della politica sull'ipotesi di privatizzare lo spazzamento in due Municipi. Se hanno scelto di fare privatizzare il servizio lo dicano pubblicamente e se ne assumano la responsabilità- ha concluso Di Cola- sapendo che le conseguenze ricadrebbero sulla gente". Da aggiungere, secondo la testimonianza di chi era presente al momento delle esplosioni (non abbiamo dubbi a credergli) che i turisti molti turisti presenti si sono spaventati e parecchio, come pure i visitatori e i lavoratori dei musei capitolini.

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