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Bracconaggio. Sequestro di 54 oggetti in avorio a Roma

Rinvenuti 54 oggetti in avorio in un appartamento al Nomentano: denunciato il proprietario

54 oggetti in avorio finemente intagliati e di notevole pregio, per un peso complessivo di circa 70 chili. A tanto ammonta la merce rinvenuta dagli agenti del Servizio centrale Cites del Corpo forestale dello Stato, nel corso di un’operazione d’indagine con l’Arma dei Carabinieri del Lazio, della Compagnia Roma Centro, all’interno di un’abitazione privata, di un funzionario estero, nel quartiere Nomentano. Oltre all’avorio il proprietario di casa nascondeva anche opere realizzate con denti di ippopotamo.

A comunicarlo, una nota del Corpo Forestale dello Stato, resa nota dall’agenzia DIRE. I Forestali, nel corso degli accertamenti, hanno verificato che “tutto il materiale risulta essere privo della documentazione e ne è stata accertata l’illegale introduzione sul territorio Nazionale”. L’avorio non lavorato sul mercato nero “ha un valore stimato di circa 500 euro al chilo, mentre quello intagliato e decorato raggiunge valori molto alti. Infatti – spiega la Forestale – il valore stimato, degli oggetti sequestrati sarebbe di circa 50mila euro”. Il pregiatissimo materiale “ormai non è più commercializzabile, se non in presenza delle opportune certificazioni di provenienza e legittimità rilasciate dalle Autorità CITES presenti nel mondo”.

Il proprietario dell’abitazione è stato denunciato dalla Forestale all’Autorità giudiziaria competente per detenzione e importazione illegale di avorio di elefante senza le dovute certificazioni previste dalla normativa internazionale che regola il commercio di prodotti derivanti da specie protette.

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