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Botticelle romane fuorilegge: la Procura indaga

Aperto un fascicolo in seguito alla denuncia del Partito Animalista Europeo

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Botticelle di Roma

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha aperto un fascicolo R.G.N.R. n.97829/2018 assegnato al Pubblico Ministero Dott. Antonio Clemente a seguito della denuncia del Partito Animalista Europeo circa l'illegalità del servizio di trasposto pubblico non di linea a trazione animale.

"Mancata applicazione dei regolamenti e delle leggi e/o omessa vigilanza sull'osservanza di tale norme, la Procura di Roma sta indagando a tutto campo. Di fatto le botticelle romane circolano in modo illegale, pertanto tale servizio deve essere immediatamente sospeso".– dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – "Sono state violate, e tuttora lo sono, normative vigenti a livello comunale e nazionale: codice della strada (d.lgs. 285/1992),  artt. 67 e 70; il Regolamento di Roma Capitale sulla tutela degli animali (reg. 245/2005), e il testo unico regolamento comunale per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea (68/2011), i quali dettano anche le specifiche tecniche di circolazione delle carrozze. Da osservare che nessuna carrozza dispone di sistemi di sicurezza previsti dal Codice della Strada né di dispositivi catarifrangenti e di segnaletica rappresentativa il divieto di suonare e l'obbligo di superare il veicolo a distanza al fine di tutelare maggiormente i cavalli durante il servizio; e ancora nessuna carrozza dispone di rilevatori di temperatura omologati per cui gli agenti di Polizia possono verificare simultaneamente la temperatura oggettiva né tantomeno di tassametri e tariffari né della targa a norma del Codice della Strada" – conclude Fuccelli – "Altra anomalia riguarda la revisione quinquennale cui devono essere sottoposte le vetture poiché all’Amministrazione capitolina risulta essere mancante il registro specifico per le vetture a trazione ippica nessuna è mai stata sottoposta a verifica. Per le medesime violazioni ai tassisti sarebbe stato sequestrato il mezzo. Non si comprende questa disparità di trattamento visto che entrambe le categorie sono disciplinate dallo stesso Regolamento“.

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