BOOM nel Lazio: pensioni aumentano di oltre 100 euro al mese | Il trucco è nella nuova IRPEF

Finalmente il tuo sogno si sta per avverare: la tua pensione sarà davvero alta dal prossimo mese ma solo se sei del Lazio.
L’estate porta con sé una verità un po’ più amara per molti pensionati italiani: il conto corrente resta quello di sempre. Mentre il costo della vita sale, tra gelati a tre euro e spiagge che sembrano boutique di lusso, chi percepisce una pensione minima si ritrova a fare i conti con le solite rinunce.
Niente ferie, poco refrigerio, e bollette che restano puntuali come un orologio svizzero. I più fortunati hanno una casa in montagna ereditata dai genitori, gli altri si arrangiano con ventilatori e speranza. Nel Lazio, però, si inizia a respirare una brezza diversa.
La regione starebbe valutando agevolazioni e bonus sociali che potrebbero alleggerire le estati di chi percepisce meno. In particolare, si parla di supporti per l’acquisto di beni essenziali e contributi per il pagamento delle utenze, con priorità ai pensionati soli o a basso reddito. Ma procediamo con ordine.
La fila alle poste
C’è una scena che si ripete ogni mese: anziani in coda sotto il sole, alle poste o in banca, per ritirare la pensione. Una routine che d’estate diventa pericolosa. Colpi di calore, pressione bassa, spossatezza: basta un’ora in piedi al caldo per trasformare una commissione in un rischio sanitario.
I ventilatori nelle sale d’attesa non bastano e nemmeno le bottigliette d’acqua distribuite da qualche operatore volenteroso. Sarebbe il caso di ripensare seriamente a questa modalità di erogazione, incentivando i pagamenti elettronici o fissando appuntamenti scaglionati. La pensione è un diritto, non una prova di sopravvivenza.

Aumenti di pensione
Brocardi.it ha diffuso le informazioni. Forse proprio per tutto lo stress subito che le pensioni potrebbero salire di 120 euro netti al mese. È il frutto di una serie di modifiche fiscali che il governo sta cercando di portare a termine. Tutto parte dalla riforma IRPEF, già iniziata con il decreto legislativo n. 216/2023, che ha ridotto gli scaglioni da 4 a 3. Ora si guarda al secondo scaglione, quello tra i 28.000 e i 50.000 euro, dove l’aliquota del 35% potrebbe scendere al 33%. Una riduzione del 2% che significherebbe 440 euro in più all’anno.
Ma non finisce qui. Se davvero si estendesse il tetto dello scaglione intermedio fino a 60.000 euro, applicando il 33% anche su quella fetta di reddito, il risparmio salirebbe a 1440 euro annui. Tradotto: 120 euro al mese. Un piccolo grande passo per dare respiro ai pensionati del ceto medio, quelli troppo “ricchi” per i bonus ma troppo “poveri” per vivere serenamente.