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Blocco Bonus 2026: tutti questi verranno eliminati | Cambiamenti in vista per famiglie e casa

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Con la prossima legge di bilancio molti incentivi cambiano: alcuni saranno confermati, altri ridotti o cancellati.

L’anno fiscale 2026 si avvicina con una mappa dei bonus pubblici che subirà modifiche significative. Molte delle agevolazioni fino a poco tempo fa largamente accessibili saranno ora soggette a restringimenti, riduzioni d’aliquota o addirittura cancellazioni. Al contempo, verranno confermate misure a sostegno delle famiglie, della natalità e della casa, benché in una forma meno generosa. Capire quali incentivi “scompaiono” e quali restano diventa fondamentale per pianificare spese, lavori e acquisti in tempo utile.

Da un lato troviamo bonus che verranno prorogati o destinati a un’ultima tranche, dall’altro quelli che non verranno più rifinanziati, o che perderanno parte del beneficio. Il tutto inserito in un contesto di bilancio pubblico più stringente e di esigenze economiche mutate rispetto al passato. In questo quadro, famiglie e proprietari di immobili devono prestare attenzione alle scadenze, ai requisiti e alle modalità di accesso per evitare di perdere opportunità.

Quali bonus restano o si trasformano

Per quanto riguarda gli interventi edilizi, le detrazioni per la ristrutturazione, l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza sismica sono confermate per il 2026, ma con aliquote più basse rispetto al passato. Se oggi la detrazione per la prima casa è al 50 %, dal 2027 scenderà al 36 %. Per gli immobili diversi dalla residenza principale la soglia scenderà al 30 %. Il bonus mobili ed elettrodomestici viene confermato per l’anno prossimo con la detrazione al 50 % fino a un tetto di spesa, soprattutto se collegato a lavori di ristrutturazione.

Sul fronte dei sostegni alle famiglie, vari bonus sono stati rafforzati: per esempio, l’importo riconosciuto alle mamme lavoratrici passa da 40 a 60 euro mensili, con condizioni legate al reddito e al numero di figli. L’assegno unico per i figli sarà rivalutato e rimarrà valido fino ai 21 anni (o senza limiti d’età in caso di disabilità). Anche il bonus nascita e il bonus asilo nido saranno reconfermati per il 2026, estendendo in alcuni casi la copertura anche ai micronidi.

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Quali bonus spariscono o vengono ridimensionati

Tra i bonus che non verranno rinnovati o che subiranno una forte riduzione si segnala l’ormai prossimo addio al superbonus 110 % per lavori generali, salvo casi molto specifici legati a zone colpite da terremoto. Anche il bonus barriere architettoniche – per rendere gli edifici più accessibili – non rientra fra le agevolazioni già confermate per il 2026, e la detrazione al 75 % terminerà alla fine del 2025.

Alcune agevolazioni per le imprese o specifici settori industriali – come crediti d’imposta per innovazione 4.0 o 5.0 – saranno ridimensionate o eliminate per concentrare le risorse sulle misure giudicate più urgenti. In concreto, questo significa che chi aveva in programma lavori o acquisti basati su detrazioni massicce dovrà affrettarsi o rivedere i piani.

Per tutto questo, il consiglio è pianificare con attenzione: se si intende sfruttare una agevolazione elevata, è meglio avviare l’intervento prima della scadenza o verificare se i requisiti restano validi anche con le nuove regole. In assenza di questo controllo, si rischia di perdere opportunità importanti o di ottenere uno sconto molto più basso del previsto.