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Biliardino paragonato a un gioco d’azzardo: introdotta nuova tassa

La proprietaria: “Noi battiamo già lo scontrino fiscale per i soldi incassati dal biliardino, quindi questa tassa non ci è ancora chiara”

Calciobalilla, biliardino

La proprietaria di uno stabilimento balneare di Livorno è rimasta l’unica in possesso del calciobalilla. La signora sta cercando di lottare contro la nuova tassa che vede il biliardino come un gioco d’azzardo.

Calciobalilla

Il caso di Livorno

La signora Romina Giacchetti racconta a “Mattino Cinque” di essere l’unico stabilimento ancora in possesso di uno dei giochi più utilizzati d’estate e dichiara: “Ho scoperto del balzello da un giornale locale, ho telefonato all’Agenzia delle Entrate, ma non è più possibile mettersi in regola, perché il 15 giugno scorso è scaduto il termine. Siamo in contatto con l’Ufficio delle Dogane e stiamo cercando di capire come pagare questa tassa che dovrebbe essere di circa 70 euro, anche se non conosciamo ancora bene la cifra. Viene paragonato a un gioco d’azzardo, ma qui al massimo si scommette un gelato o un aperitivo tra amici”.

Secondo la signora Giacchetti conclude dichiarando che i soldi dei gettoni sono già tassati: “Noi battiamo già lo scontrino fiscale per i soldi incassati dal biliardino, quindi questa tassa non ci è ancora chiara”.