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Austria, proposto bonus terza dose: 500 euro per chi si vaccina

Per incentivare la campagna vaccinale, in Austria arriva la proposta del bonus di 500 euro per chi riceve la terza dose di vaccino anti-Covid

Vaccini

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In Austria si offrirà un premio di 500 euro, in forma di bonus spesa, a tutti coloro che ricevono la terza dose di vaccino anti Covid. È questa la soluzione volta a far fronte al ritardo con cui procede la campagna vaccinale austriaca, pensata dai socialdemocratici. La proposta è poi stata richiamata dal vice cancelliere Werner Kogler (Verdi) e appoggiata anche dal cancelliere Karl Nehammer (Övp). Quest’ultimo ha infatti dichiarato al quotidiano “The Local” di essere aperto allo strumento del bonus. “Tutto ciò che ci aiuta a convincere più persone a vaccinarsi prima che diventi obbligatorio invia un segnale positivo per la nostra società”. Anche un incentivo economico da parte del governo. Tuttavia non è ancora chiaro a chi dovrebbe rivolgersi il bonus, se esclusivamente a chi deve ricevere il booster o anche ai più ostinati no vax. 

La proposta nel dettaglio 

Dalle prime informazioni diffuse, la proposta del Partito Socialdemocratico dovrebbe entrare in vigore non immediatamente, ma al raggiungimento della soglia del 90% di popolazione vaccinata. A quel punto tutti coloro che si sottoporranno a un richiamo riceveranno un bonus di 500 euro da spendere esclusivamente nelle attività commerciali locali. Il provvedimento, quindi, dovrebbe rappresentare non solo un incentivo concreto alla vaccinazione, ma anche un supporto al commercio, settore pesantemente colpito in Austria dalla pandemia. Secondo i calcoli dei promotori l’operazione dovrebbe avere un costo di 2 miliardi di euro. Una cifra pari all’incirca al costo stimato di un lockdown di due settimane.

Considerazioni sul “bonus terza dose” in Italia e in Austria

Per il virologo Fabrizio Pregliasco, l’idea del bonus sarebbe arrivata troppo tardi. Metterla in atto adesso sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di chi si è vaccinato prima. “Credo che ormai nessun incentivo possa far breccia nei No-Vax con le loro paturnie ideologiche”, riferisce Pregliasco a LaPresse. “Per quelli che non si sono vaccinati per comprensibili timori, invece, bisogna impegnarsi con la giusta comunicazione”, conclude il virologo. Secondo il ministero alla Salute austriaco, d’altra parte: “È importante trasmettere il messaggio agli indecisi che il vaccino non protegge solo loro, ma anche chi gli sta vicino”. E se questo non dovesse bastare, presto in Austria ci penseranno le multe salate a incentivare il vaccino, che a partire dal febbraio 2022 diventerà obbligatorio.

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