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Arrestato il rapper romano “Big Schizo”, ladro per fare i suoi cd

Big Schizo, condannato a 5 anni di reclusione per una serie di rapine, i cui proventi, gli avrebbero permesso di produrre un CD

Amo la musica, tutta la musica, o meglio, quasi tutta. Diciamo che amo la musica propriamente detta e non ho preclusioni di alcun genere in fatto di generi. Senza addentrarmi nei particolari, posso dire che vario e spazio con estrema disinvoltura dal canto gregoriano al metal. Di quest'ultimo mi piace la veemenza, l'intensità il ritmo frenetico, l'energia prorompente fino al parossismo. E' il ritmo che cerco a volte, mi fa da carica e non ho alcuna necessità di farmi influenzare dal testo del brano, dai suo contenuto o dai messaggi subliminali. E' sempre stato così e tutto il resto, almeno per me, non ha nessuna importanza. Gli appassionati sanno cosa intendo se cito i Judas Priest.

Anni fa due giovani, dopo aver ripetutamente il brano 'Better by you', bevendo birra e fumando marijuana, si recarono nei pressi di una chiesa. Uno di loro, Raymond Belknap, imbracciò un fucile e si sparò in volto morendo sul colpo. L'altro fece altrettanto ma si salvò, pur restando con il viso orribilmente sfigurato. In una lettera indirizzata alla madre dell'amico che non c'era più, James Vance scrisse testualmente: "Io credo che l'alcol e la musica heavy metal ci hanno condotto, o almeno ci hanno illuso nel farci credere che la risposta alla vita fosse la morte." Questa testimonianza è tremendamente significativa e la riporto come monito sia per l'attuale generazione, sia per quelle che verranno.  Massima attenzione dunque, considerando le mortifere conseguenze che potrebbero scaturire a seguito  dalla caduta nella sindrome dell'abbaglio.

Di grande attualità è la vicenda del rapper romano Alessandro Cesaretti, noto come 'Big Schizo', condannato a 5 anni di reclusione per una serie di rapine, i cui proventi, gli avrebbero permesso di produrre un CD sullo stile gangasta rap americano, improntato su testi inneggianti a droga, sesso e armi. Il Tribunale, dopo aver preso in esame 19 colpi  messi a segno in vari negozi, coltello alla mano, ha ritenuto colpevole Big Schizo solo di una decina di rapine, essendo stato riconosciuto dalle stesse vittime, ovvero, commesse di farmacie, profumerie e abbigliamento. Un sistema molto spiccio per mettere su la somma necessaria per soddisfare le proprie ambizioni artistiche, al fine di lasciare all'umanità intera un inestimabile patrimonio culturale. Sarà il caso piuttosto, di cercare ogni giorno un motivo in più, affinchè la vita sia orgogliosa di averci voluto, allo scopo di viaggiarle accanto. "Tu mi hai dato una ragione per volare" (Eminem).

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