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Andrea Santoro: “La storia non è di parte”

Il liceo Aristotele intitolato a Norma Cossetto? Una scelta giusta

Intitolare il Liceo Scientifico Aristotele a Norma Cossetto, figura emblema della persecuzione degli italiani nei territori di confine, è una scelta giusta. Lo sostiene Andrea Santoro, presidente del Municipio IX: “Dobbiamo cercare di superare le contrapposizioni e iniziare a contaminare le storie. Se una scuola vuole intitolare il proprio istituto a una persona che per tanti italiani ha significato molto, allora è giusto discuterne. Io credo che la storia non si debba utilizzare come una clava politica; se questa è la volontà dell’istituto, ed è una volontà condivisa, sono assolutamente d’accordo”.

A parlare è Andrea Santoro, figlio di quella parte politica che per anni ha contribuito a tacere su questa parentesi della storia italiana e che, ancora oggi, ha con essa un rapporto a volte conflittuale. Santoro, però vuole lanciare un messaggio nuovo, di condivisione della storia, di senso di appartenenza ad un’unica Nazione. “Mai come quest’anno, su questo Municipio sono state organizzate tante cose per celebrare la Giornata del Ricordo: questo per me è motivo di orgoglio e di vanto”, ha dichiarato riferendosi all’evento che si è svolto questa mattina, la Corsa del Ricordo, organizzata dall’ASI (Associazione Sportiva Italiana) per le vie del quartiere Giuliano-Dalmata.

“Considerando che è la prima iniziativa del genere – ha dichiarato – possiamo ritenerci soddisfatti, non solo per la partecipazione sentita ma anche per il significato della manifestazione stessa. E’ stata anche un’occasione per riscoprire le strade di questo quartiere. È un fatto sportivo, ma al tempo stesso anche culturale, e fa bene a tutto il Municipio”.

E in effetti, nonostante la pioggia che dalle prime ore della mattina ha bagnato la Capitale, la I edizione della Corsa del Ricordo ha ricevuto molte adesioni. “Quello delle maratone sportive – continua Santoro – è uno strumento che funziona sempre per sensibilizzare l’opinione pubblica e far conoscere pezzi della nostra storia, nascosti per troppi anni. Non mi dispiacerebbe se altre città utilizzassero lo stesso strumento”.

Ha ragione Andrea Santoro quando dice che quest’anno il Municipio ha dedicato particolare attenzione al tema del Ricordo delle Foibe. Ma non solo il Municipio IX: in tutta Roma sono state organizzate dai cittadini decine di iniziative. Eppure, qualche mese fa, il vicesindaco Nieri aveva dichiarato che a Roma non appartiene la memoria delle Foibe; più di recente, l’amministrazione capitolina ha deciso di tagliare i fondi per i viaggi di istruzione presso le Foibe e di dimezzare quelli per i campi di concentramento nazisti. Il Municipio VIII, da anni sotto l’egida del centrosinistra, nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità una mozione per celebrare la Giornata del Ricordo, istituita per legge (n.92/2004), di cui quest'anno ricorre il decennale. Sembra quasi una reazione di contrasto, un risveglio dei cittadini romani che hanno capito che la storia non è una questione di cori politici, e che leggerla condizionati dai fantasmi ideologici vuol dire non rendere onore a ciò che storia è stato e a chi sulla propria pelle l’ha patita.

“Ieri (in occasione della deposizione di una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti delle Foibe, ndr) il vicesindaco Nieri ha specificato la sua posizione: le sue dichiarazioni di agosto sono state del tutto fraintese – ha continuato Santoro – Da parte mia posso solo dire che questa storia appartiene a tutti gli italiani: non deve essere una storia di parte. E se questo Municipio può essere d’esempio, non posso che esserne contento. La mia idea di storia condivisa è questa”.

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