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Ama, l’azienda romana dei rifiuti condannata a pagare…ma non troppo

Dopo l’Indagine del NOE, Ama è condannata a pagare per le sue responsabilità relative all’emergenza rifiuti dello scorso giugno

La storia infinita dei rifiuti romani, trova oggi un risvolto importante nella condanna dell'azienda Ama (Azienda Municipale Ambiente), obbligata al pagamento di 6500 euro per i reati commessi a giugno, quando la città era stracolma di spazzatura e sommersa da un odore rivoltante.

L'indagine è stata svolta dal Nucleo Operativo Ecologico, che ha dimostrato le responsabilità dell'azienda capitolina, relative all'estate scorsa.

Il reato commesso dalla società è precisamente: “Stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all'interno e in prossimità dei cassonetti stradali, dovuto all'inadeguata raccolta ed avvio a recupero e smaltimento”.

Ama si risana?

L'azienda oggi, risarcendo con 6500 può compensare le sue responsabilità ed estinguere il reato.

Ama può così, di fatto, risanare la sua posizione in termini legali.

Ma non è forse una cifra troppo bassa per “ripulirsi la coscienza”?

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