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Allarme Listeria, le regole per mettersi al riparo dal rischio infezione

Il dilagare dei casi di infezione da Listeria impone a tutti un comportamento attento, la buona conservazione del cibo è essenziale

listeria

Wurstel di pollo, salmone, ricotta, porchetta, prosciutto cotto, fontina e pancake. Sembra la lista della spesa invece è quella, ben più inquietante, dei cibi contaminati dalla Listeria nelle ultime settimane. L’allarme da non sottovalutare, ha già causato morti e ricoveri in tutta la penisola.

Sebbene il rischio di contaminazione batteriologica sia sempre presente negli alimenti, è necessario porre la dovuta attenzione soprattutto nella conservazione degli stessi, in modo da abbassare le probabilità di proliferazione del batterio.

Attenzione alla conservazione in frigorifero

 “Si tratta di un batterio che si trova un po’ ovunque, anche negli stabilimenti di produzione, aderisce alle superfici e si moltiplica nel frigorifero”. Spiega ai microfoni della trasmissione “ControcorrenteAntonio Paparella, professore di Microbiologia alimentare all’Università di Teramo.

“La listeria – continua il professore – viene ingerita con gli alimenti e dà origine a tre tipologie di malattia: quella gastrointerica con nausea, vomito e diarrea; una forma setticemica, soprattutto nell’anziano, con setticimia, meningite, febbre alta; infine in forma batternofetale nella donna in gravidanza che può provocare anche l’interruzione della stessa”. 

Nonostante i numerosi sforzi delle aziende produttrici, la Listeria può essere presente in prodotti alimentari di diversi tipi, accomunati tutti da un filo conduttore. La possibilità di consumo alimentare crudo. “Nel caso del salmone affumicato, che è uno degli alimenti più frequentemente contaminati, – avverte Paparella – è molto importante controllare l’etichetta, la temperatura di conservazione e la data di scadenza. Dunque sarebbe opportuno conservarlo in frigorifero nei piani più freddi, solo in questo modo il batterio si moltiplicherà lentamente”. 

Le indicazioni del Ministero

Di seguito le “buone norme” indicate dalle circolari del ministero :

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette.
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta”, a partire dalla carne insaccata
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti