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Attacco a Roma, è stata conquistata: non è più degli italiani | L’annuncio in diretta gela il pubblico

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L’annuncio in diretta durante la puntata di Fuori dal Coro fa scattare il panico in studio e non solo, cosa sta succedendo.

Ci sono momenti televisivi che, nel giro di pochi minuti, riescono a trasformarsi in un terremoto nazionale. È quello che è accaduto a “Fuori dal Coro”, il programma di Mario Giordano che da anni affonda i denti nei temi più sensibili dell’attualità italiana. Questa volta a far discutere è un video registrato con telecamera nascosta, in cui un immigrato musulmano afferma con disarmante naturalezza: “Roma è già conquistata”. Una frase immediata, diretta, perfetta per far deflagrare un dibattito già incandescentemente acceso.

Il servizio esplora la crescita della presenza islamica in Italia, tra nuove moschee, luoghi di culto acquistati persino da ex strutture cattoliche e la nascita di movimenti politici legati alle comunità musulmane. Un fenomeno che per molti rappresenta semplice integrazione, per altri la spia di una trasformazione culturale troppo veloce e scarsamente governata. È in questo contesto che la dichiarazione dell’uomo ripreso dalla troupe di Rete 4 diventa il simbolo di un timore diffuso: l’idea che un pezzo di città stia cambiando senza che gli italiani ne siano davvero consapevoli.

Il video che divide l’opinione pubblica: “Qui preghiamo meglio che nei nostri Paesi”

Nel filmato, l’uomo parla con estrema sicurezza: “Noi musulmani siamo già dentro Roma. Preghiamo, facciamo il Ramadan meglio che nei nostri Paesi. Se rispettiamo la nostra legge nessuno ci può fermare”. Parole forti, che nel montaggio di “Fuori dal Coro” diventano la cornice perfetta per interrogarsi su quanto la pratica dell’Islam stia modificando il tessuto sociale della Capitale.

Le reazioni non tardano: sui social, il video diventa virale. Da un lato chi parla di “islamizzazione” e invoca controlli più rigidi, dall’altro chi accusa il programma di creare allarmismo. Un dualismo che richiama alla memoria gli scritti di Oriana Fallaci, spesso evocata dagli utenti nei commenti come profetessa di un cambiamento che molti temono e altri considerano inevitabile.

Nasce MuRo27, il partito dei musulmani di Roma: tra rappresentanza e timori politici

Ad alimentare ulteriormente il dibattito c’è la notizia della nascita di “MuRo27 (Musulmani per Roma 2027)”, un movimento politico che punta a candidarsi alle prossime elezioni comunali. L’obiettivo dichiarato è rappresentare la comunità musulmana romana, raccogliendo opinioni direttamente nelle moschee su temi cruciali come integrazione, diritti e leggi italiane.

Il servizio di Giordano mostra però alcuni intervistati che si dichiarano favorevoli a poligamia e introduzione della shari’a, pratiche in aperto contrasto con la legislazione italiana, che prevede il carcere da 1 a 5 anni per chi viola tali norme. È questo il punto che preoccupa maggiormente parte dell’opinione pubblica: una distanza culturale che rischia di trasformarsi in conflitto sociale e politico.

Fonti come Il Giornale e Roma Today, tuttavia, ridimensionano la portata allarmistica, descrivendo MuRo27 come un tentativo di dare voce a una comunità spesso ignorata, più che come un movimento estremista. La verità, come sempre, sembra stare nel mezzo: un fenomeno reale, complesso, che richiede analisi lucida più che slogan.

La domanda resta aperta: è un segnale di integrazione politica o l’inizio di una frattura culturale più profonda? L’unica certezza è che il tema non è destinato a spegnersi presto. Roma, ancora una volta, torna a essere lo specchio delle tensioni e delle trasformazioni dell’intero Paese.