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Zona gialla sempre più arancione, governo incomprensibile: cosa c’entra l’asporto con il Covid?

Alcuni dei provvedimenti previsti oltre che impopolari, sembrano essere davvero incomprensibili e arbitrari

Il governo sta lavorando al primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta sulla “movida”, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale a oggi. Confermato il coprifuoco dalle 22:00.

Divieto di asporto e week-end arancioni in zona gialla

Tra giovedì 14 e venerdì 15 gennaio verrà annunciato il Dpcm con le norme anti-Covid per la nuova fase, dove valuteremo ulteriori restrizioni. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, a “Che tempo che fa” su Rai3. Le nuove misure di contenimento del Covid-19 entreranno in vigore il 16 gennaio e dureranno un mese, o al massimo 45 giorni.

Bar e ristoranti continueranno a chiudere alle ore 18:00 e dopo questo orario sarà vietata la vendita da asporto. Si tratta di una delle categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni, nella quale montano proteste sempre più aspre e preoccupazioni più drammatiche.

In zona gialla si valuta il fine settimana sempre arancione. Si mantiene anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Eppure alcuni di questi provvedimenti oltre che impopolari sembrano essere davvero incomprensibili e arbitrari.

La zona rossa matematica e l’obiettivo zona bianca

Palazzo Chigi afferma di seguire le raccomandazioni di Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per varare il nuovo provvedimento che entrerà in vigore il 16 gennaio. Se l’incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione entra automaticamente in zona rossa.

La maggioranza discute anche la possibilità di istituire una zona bianca (per la quale occorrerebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni che non siano mascherine e distanziamento. I musei potrebbero riaprire, ma soltanto nelle Regioni gialle.

Intanto lunedì 18 in arrivo 47mila dosi di vaccino a marchio Moderna. Non sono molte ma si tratta solo di un primo lotto. Secondo il ministro Roberto Speranza inoltre, si arriverà ad un numero sufficiente di popolazione vaccinata senza introdurre l’obbligo.

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