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Zingaretti, linee guida sanità 2015: “Più cure meno costi”

Così il Presidente oggi al Pertini per il taglio del nastro dei due nuovi ambienti sanitari A.M.B.I. e Discharge Room

Stamani, presso l’Ospedale Sandro Pertini, doppio taglio del nastro per il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha inaugurato sia l’Area assistenziale a Media-Bassa Intensità a gestione Infermieristica, sia la Discharge Room.

I due nuovi ambienti sanitari – come spiegano gli operatori – “rientrano nel progetto ‘Noi siamo qui. Ci prendiamo cura di te’, studiato e realizzato in risposta al fabbisogno sociosanitario degli anziani che, pur avendo una prognosi favorevole, presentano ancora un rischio di instabilità clinica e per vari motivi non possono essere dimessi al domicilio”.

Più precisamente, A.M.B.I. è un modulo aggiuntivo di ricovero a bassa-media intensità assistenziale attivo h 24, la cui gestione è affidata al personale infermieristico e la disponibilità è di dieci posti letto in totale. La Discharge Room, invece, è un’area a disposizione del paziente dimesso dove è possibile attendere l’arrivo dei familiari o il trasferimento presso altra struttura. Due spazi, quelli inaugurati oggi, che interpretano al meglio la nuova linea strategica del sistema sanitario regionale perché anche se “la spesa sanitaria sta tornando sotto controllo – rassicura Zingaretti – la riduzione dei costi non deve andare a discapito della cura”.

Zingaretti, durante il suo intervento, ha inoltre rivelato quelle che saranno le linee guida del 2015, a partire dal traguardo più agognato, quello del risanamento costi, passando per il rinnovo della governance e la realizzazione di una nuova rete assistenziale territoriale. Tutto questo, garantisce il presidente, avverrà mantenendo il timone a dritta, non nella direzione del disavanzo 0 a tutti i costi, ma in quella di un duplice perfezionamento sintetizzato dallo slogan: “più cure meno costi”.

Un discorso, quello del presidente, che però non convince l’Unione Sindacale di Base. USB, presente con una piccola delegazione, ha infatti denunciato, “dopo anni di politica del rigore” il pesante “attacco ai livelli occupazionali e di salario per medici, infermieri, OSS, ausiliari e lavoratori delle pulizie e sanificazione”.

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